“La preoccupante pandemia ha segnato notevolmente l’apparato penitenziario, considerati gli aspetti ordinamentali e critici strutturali/logistici che caratterizzano le carceri – continuano – registrando contagi tra la popolazione detenuta e i lavoratori, senza dimenticare i decessi di un poliziotto penitenziario in servizio a Lanciano e di uno in quiescenza a Pescara. Come Funzione Pubblica Cgil – concludono Puglielli, Amantini e Merola – non ci stancheremo di intervenire a difesa della salute e del lavoro, cercando sempre un confronto dialettico con gli interlocutori per affermare una viva attenzione per chi lavora negli Istituti Penitenziari/Servizi Minorili, costituendo così un costante presidio democratico primario a tutela dei principi di legalità. Ora ci aspetterà una nuova sfida per il Paese tutto: i vaccini. L’unica speranza che arginerà questo buio”.
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