“Gli ambienti di vita”, congresso nazionale a Roma: ecco quando

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Il Terapista Occupazionale è iscritto nell’Albo dedicato all’interno dell’ordine TSRM-PSTRP. In Italia i terapisti occupazionali sono circa 2400, in Molise solo 6

terapista occupazionale posterREGIONE – Il 24 maggio è la data che l’Associazione italiana terapisti occupazionali ha scelto per celebrare la professione in Italia, in onore della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 119 del DM 136/97 che regola il profilo professionale. Per l’occasione, AITO ha organizzato a Roma, presso la Sapienza, dal 27 al 29 maggio, il congresso nazionale, intitolato “Gli ambienti di vita”. Ripercorriamo i passaggi del Profilo in cui si parla di ambiente. Il terapista occupazionale:

– “elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma riabilitativo, volto all’individuazione ed al superamento dei bisogni del disabile ed al suo avviamento verso l’autonomia personale nell’ambiente di vita quotidiana e nel tessuto sociale;”

– “utilizza attività sia individuali che di gruppo, promuovendo il recupero e l’uso ottimale di funzioni finalizzate al reinserimento, all’adattamento e alla integrazione dell’individuo nel proprio ambiente personale, domestico e sociale;”

– “propone, ove necessario, modifiche dell’ambiente di vita e promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività;”

Prima dell’ICF, della definizione del modello bio-psico-sociale, il Ministero diede mandato al terapista occupazionale di avviare la persona disabile verso l’autonomia nel tessuto sociale, nell’ambiente di vita, sia esso il domicilio, il luogo di lavoro o quello in cui si trascorre il tempo libero, di inserirla, includerla e integrarla nell’ambiente personale, domestico e sociale.

La riabilitazione esce finalmente dall’istituto e va dove la persona vive, nei luoghi della quotidianità.

Il D.M. 136/97 colloca perfettamente il terapista occupazionale in tutte le fasi ri-abilitative dell’assistito, dall’esordio della limitazione, dall’ospedale quindi, oggi, nel territorio, nelle moderne case di comunità, nella scuola, nel cohousing, nelle agenzie lavorative, ovunque vi sia la necessità di un supporto riabilitativo volto all’inclusione e al reinserimento nella quotidianità con la miglior performance auspicabile.

Ultimo passaggio del profilo “(il terapista occupazionale) verifica le rispondenze tra la metodologia riabilitativa attuata e gli obiettivi di recupero funzionale e psicosociale”. AITO, nella sua nuova veste di Associazione tecnico scientifica, promuove la necessità di scrivere, di misurare i risultati, di fare ricerca, di modo da poter produrre pratiche riproducibili in altri contesti, e mostrare maggiormente l’efficacia e l’efficienza della terapia occupazionale, già ampiamente documentata all’estero.

Il Terapista Occupazionale è iscritto nell’Albo dedicato all’interno dell’ordine TSRM-PSTRP. In Italia i terapisti occupazionali sono circa 2400, in Molise solo 6, con un rapporto terapista/popolazione nettamente inferiore al resto d’Europa e dei Paesi d’oltreoceano, nei quali l’efficacia e l’efficienza di questo professionista è supportata da solide evidenze scientifiche.