umano a un uomo in fuga dalle persecuzioni, è resa con una semplicità disarmante che commuove. La loro ospitalità non è ostentata, ma si manifesta in gesti concreti, essenziali. La figura di Arturo è tratteggiata con delicatezza. Il suo passato di professore di musica, il suo presente di fuggitivo braccato, emergono gradualmente, soprattutto attraverso il suono del violino. La musica diviene un linguaggio universale che incanta e crea un legame immediato con i suoi ospiti, superando le barriere linguistiche e culturali. La narrazione procede con un ritmo ben calibrato, alternando momenti di tensione a scene di quiete e di condivisione. La descrizione della vita quotidiana nella masseria, con i suoi ritmi lenti e i lavori agricoli, fa da sfondo a questa storia di solidarietà inattesa.
La storia di Arturo e della famiglia Toni è un piccolo ma significativo esempio di come l’umanità possa fiorire anche nei contesti più difficili. Domenico Giovannelli nasce in un piccolo paese del Molise. Sin da adolescente manifesta una sensibilità verso la poesia e la letteratura. Viaggia da giovanissimo in autostop per tutta l’Europa, legge Kerouac, Baudelaire, Kafka, ecc. Non riesce a diplomarsi, ma vince un concorso alle poste nella città di Firenze. A Firenze recupera il tempo perduto. Scrive tante poesie e un libricino noir mai pubblicato. Domenico fa il suo primo viaggio in India e si innamora di questa terra, ritornan- dovi molte altre volte. In tardissima età decide di mettersi a scrivere e realizza la sua prima opera, Blu India, e poi, attraverso i racconti del padre e di vecchi contadini del paese, realizza Il grano e il violino.
Genere: Narrativa
Listino: € 13,90
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Collana: Nuove Voci Strade
Pagine: 128
Lingua: Italiano
EAN: 9791223609590
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