Il territorio come opportunità, a Rotello un convegno sulla felicità della ‘restanza’

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ROTELLO – “Laddove altri vedono solo panorami, noi vediamo restanza”. Con questo motto le associazioni Avis di Santa Croce di Magliano e Il Valore, col prezioso supporto del CSV Molise e con la collaborazione dell’Avis provinciale di Campobasso, hanno promosso la nuova iniziativa tesa a valorizzare l’operatività delle aree interne e la voglia delle piccole comunità di non arrendersi allo spopolamento e all’emigrazione dei giovani. E una sorta di antidoto rappresentato proprio dalle energie e dalle attività che vengono realizzate dalle associazioni di volontariato. Sabato 25 novembre, a partire dalle ore 10, al teatro stabile San Rocco è in programma un convegno che si articolerà su tre linee: territorio, opportunità e restanza.

Un appuntamento nato dalla collaborazione tra Avis Santa Croce, Il Valore e il Laboratorio per la Felicità Pubblica di Benevento, che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Rotello. Interverranno in qualità di relatori Patrizia Lusi presidente nazionale dell’associazione Paesaggi Rurali di Interesse Storico, Mauro Giardiello docente del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Roma Tre, Massimiliano Monetti presidente nazionale settore Cooperative di Comunità ConfCooperative Habitat e don Antonio Giannone, vicario episcopale per lo sviluppo umano integrale.

«Il periodo storico che stiamo attraversando è caratterizzato da sfiducia verso il futuro, da senso di rassegnazione e paura degli eventi – le parole di Cinzia Vizzarri, presidente dell’associazione Il Valore – e così finiamo per spingere i nostri giovani a “cercare fortuna” altrove, a partire, ad andare lontano. D’altronde, se le possibilità scarseggiano e il lavoro non è all’altezza delle aspettative, non resta altro da fare. Allora le nostre comunità si svuotano, restiamo sempre meno persone. A tutto ciò però, si contrappone una categoria di persone, quelle che hanno deciso di restare o di rientrare e di creare qui, nonostante le difficoltà, il proprio futuro. Come vivere la “restanza”? Una possibilità è quella di leggere il Territorio come Opportunità, come parte attiva dei processi lavorativi e farne la parte vincente. Facile? No, affatto! Ma crediamo che valga la pena provarci, affinché le persone possano creare delle cooperazioni e dar vita ad opportunità lavorative. I relatori apporteranno le loro conoscenze e le loro competenze. Noi dobbiamo fare il resto». L’ingresso sarà libero.