Lallitto, infatti, fa notare che “stiamo riaprendo le scuole dopo che in questi giorni di Pasqua in tanti hanno avuto qualche contatto sociale in più (senza giudicare se erano perfettamente corrispondenti al Decreto o meno), che in molti hanno trascorso qualche giornata all’aperto a correre e con i soliti sbalzi di temperatura tipici di questa stagione, che è quella che espone di più a fenomeni influenzali. Chiariamo che io sono sicura che andrà tutto bene ma sarà un risultato dettato dalla fortuna che è diverso da un risultato conseguenza della corretta programmazione”.
Programmare, secondo la Lallitto, significava “riaprire lunedì 12 aprile dopo aver passato questi 5 giorni di “cuscinetto” per ovviare a qualsiasi rischio di possibili contagi. È evidente che non esiste il rischio zero – e questo va sempre ricordato – ma da Sindaka non avrei esitato a emettere un’ordinanza posticipando la riapertura a lunedì per minimizzare ogni possibile rischio per le ragioni che sappiamo. Siamo vicini a vaccinarci tutti (diciamo). È questo il momento dove, più stanchi e provati da questo lungo periodo pandemico, rischiamo di esporci di più. Io avrei aspettato, giusto qualche giorno in più. Ovvieremo con qualche ulteriore raccomandazione da mamma”.
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