“È una vergogna che nel 2025 si debba ancora assistere a episodi del genere – dichiara la presidente di Lndc, Piera Rosati, riferendosi alla lotteria del paese di 3600 abitanti in provincia di Campobasso – Il sindaco avrebbe dovuto dare un segnale di rispetto e responsabilità, non trasformare un animale in un trofeo da esibire. Invece è stato trasmesso un messaggio diseducativo, crudele e lontano dall’evoluzione culturale del nostro Paese”. Nella lettera al presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, Lndc Animal Protection chiede l’introduzione di una norma regionale che vieti espressamente l’uso di animali vivi come premi e vincite nelle manifestazioni pubbliche.
“Il sindaco ha dichiarato che la legge regionale non vieta espressamente tali pratiche – si legge in una nota dell’associazione – Al di là dell’assenza di un divieto normativo, a vietare una simile scelta avrebbe dovuto essere la coscienza del primo cittadino, chiamato a dare l’esempio alla sua comunità”. E infine: “La politica regionale deve raccogliere il sentire comune degli italiani, che mostrano sempre più sensibilità verso la protezione degli animali – conclude Rosati – Vietare l’uso di animali come premi non è solo una scelta legislativa, ma un atto di civiltà e un messaggio educativo che le istituzioni hanno il dovere di dare”.
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