Michele “Michael” Ventresca coraggioso figlio del Molise

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equipaggio

In missione volontaria di guerra, con la “US Air Corps”, morì il 13 aprile del 1944. I suoi genitori erano entrambi nati a Lucito in provincia di Campobasso

LUCITO (CB) – Michele “Michael” Ventresca nacque in Connecticut, il 22 febbraio del 1920, da genitori entrambi nati a Lucito, in provincia di Campobasso: Ercole (trentaseienne “operaio” – figlio di Emanuele e Nicolina Ventresca – morì nel 1972) e Annamaria Scatozza (trentottenne “possidente” – figlia di Achille e Marianna Pizzuto – morì nel 1947). I suoi genitori si erano sposati, a Lucito, il 18 aprile del 1907 (in comune l’atto fu registrato dinanzi all’allora sindaco Cav. Ing. Beniamino De Rubertis).

Oltre a Michele in casa Ventresca arrivarono altri sette figli: Giovanni, Ida (nata a Lucito il 4 luglio 1913), Maria Jennie, Susie, Giuseppe, Amerigo (nato nel 1923 – morto nel 2000 fu sacerdote) e un’alta bambina morì piccolissima . Ercole, il padre, decise di emigrare per gli Stati Uniti portando con se l’intera famiglia. Stabilì la sua residenza a Waterbury, Contea di New Haven, in Connecticut dove Michele “Michael” nacque insieme al gemello Joseph. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Michele “Michael” si arruolò il 13 aprile del 1942, ad Hartford, nella “US Air Corps”. Fu inquadrato, come “Technical Sergeant”. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Michele “Michael”.

Successivamente venne inviato per combattere in Europa. Il 13 aprile 1944, il 766° Squadrone di Bombardamento del 461° Gruppo di Bombardamento (15° Corpo Aereo), partì da una base italiana per una pericolosissima missione di combattimento a Budapest in Ungheria (su un aereo “B-24H Liberator” comandato dal pilota 1° Tenente Charles William Bauman). La missione era quella di bombardare la fabbrica di componenti per aerei la “Duna Tokol”. Le condizioni meteorologiche erano favorevoli e la visibilità buona. Giunti sull’obiettivo l’intensa, precisa e pesante contraerea colpì l’aereo che andò in testacoda e si schiantò però sull’obiettivo. L’intero equipaggio perse la vita. Al 461° Gruppo di Bombardamento che dovette combattere, per assicurare il successo della missione, attraverso le terribili difese nemiche per assicurare il successo della missione, andò il “Distinguished Unit Citation” (per la tragica missione del 13 aprile 1944). A Michele “Michael” Ventresca per il coraggio dimostrato (si era offerto volontario per la missione) andò l’importante riconoscimento della “Purple Heart” (decorazione delle forze armate statunitensi assegnata in nome del Presidente a soldati rimasti feriti o uccisi in servizio).

Foto: l’equipaggio prima della missione.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”