– Coprifuoco, dalle 22 alle 5, che non cambia rispetto al passato. Possibilità di spostamento all’interno del Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni dello stesso colore.
– Si può fare visita ad amici e parenti in non più di 4 persone, esclusi i minorenni.
– Riapertura ristoranti a pranzo a cena, ma solo all’aperto. Riaprono anche teatri, cinema e musei, ancora chiuse palestre e piscine.
Ci si può spostare tra regioni purché si tratti di Regioni che si trovano in zona gialla. Nel caso degli spostamenti verso le regioni in zona arancione o rossa, essi dovranno essere effettuati per motivi di necessità, comprovati attraverso l’autocertificazione. Dopo le ore 22 è necessario munirsi di autocertificazione anche all’interno del proprio Comune.
Ci si può spostare, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo. L’importante è poter giustificare di avere il titolo per andare in quell’abitazione, verrà chiesto di compilare l’autocertificazione. La casa può essere di proprietà o in affitto, ma con un contratto stipulato prima del 15 gennaio. L’abitazione non deve essere abitata da altre persone non conviventi.
Sono previsti i ricongiungimenti tra partner o coniugi ma solo nella residenza, domicilio o abitazione. Nello specifico la terza rappresenta il luogo dove si vive abitualmente. Il ritorno alla residenza è sempre consentito. Tutto a prescindere dal colore della regione.
Apertura prevista sia a pranzo che a cena, ma solo all’aperto. La misura è stata introdotta nel nuovo decreto Covid firmato dal presidente Mario Draghi. La riapertura dei ristoranti al chiuso, ma solo a pranzo, avverrà a partire dal 1 giugno. Resta invece sempre consentito il servizio di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio.
Da lunedì 26 aprile saranno consentite le riaperture nelle Regioni in zona gialla, con regole stringenti. Dalla prenotazione dei posti a sedere alla distanza di sicurezza almeno un metro tra gli spettatori, la capienza delle sale non supererà il 50% del totale. Si prevede un massimo di 1000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi, e bisognerà indossare la mascherina.
Non saranno oggetto di limitazioni: nelle zone gialle, quindi, continueranno a funzionare normalmente.
Restano aperti i negozi, stretta sui centri commerciali. Chiudono invece per tutti i centri commerciali nei festivi e pre festivi, dunque per i week end, perché considerate zone in cui c’è un alto rischio di assembramento; ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole che si trovano al loro interno. Tutti gli altri negozi restano aperti, nel rispetto delle norme anti Covid vigenti.
Il decreto in vigore dal 26 aprile cambia anche le regole per la scuola. Didattica in presenza al 100% per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre per le scuole superiori la didattica in presenza comprenderà dal 70% al 100% delle ore di lezione.
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