Molise offre lavoro ai medici, ma i concorsi restano deserti

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CAMPOBASSO – Continua ad ampliarsi in Molise la lista dei concorsi andati deserti. L’ultimo ‘tentativo’ in ordine di tempo da parte dell’Azienda sanitaria regionale (Asrem) per l’assunzione a tempo indeterminato di 25 medici nella disciplina di Medicina d’urgenza non ha infatti ottenuto il risultato auspicato facendo registrare l’ennesima assenza di istanze. Una situazione paradossale per la sanità pubblica regionale alle prese con una cronica carenza di personale medico che non trova soluzioni nonostante i numerosi concorsi indetti.

Tanto che l’Azienda sanitaria regionale in diverse occasioni è stata costretta a rivolgersi a personale straniero e ora è alla ricerca di due medici pediatri da assumere a tempo determinato. L’Avviso pubblico per soli titoli dello scorso 25 maggio, infatti, è “in deroga alle norme che disciplinano le procedure per il riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite in un Paese dell’Unione Europea o in Paesi terzi”.

“Attualmente – si legge nella delibera del Commissario straordinario Asrem, Evelina Gollo – anche a seguito dei concorsi pubblici e degli avvisi a tempo determinato espletati dall’Azienda, risultano in servizio 4 pediatri all’ospedale di Campobasso, di cui due specializzandi e due a tempo determinato, 6 in quello di Isernia, di cui uno specializzando e tre assunti a tempo determinato, mentre in quello di Termoli i pediatri in servizio sono 6, di cui 3 assunti a tempo determinato”. In Molise durante l’emergenza Covid hanno prestato servizio con contratti a tempo determinato alcuni medici venezuelani e, successivamente, sempre dal bacino estero se ne sono aggiunti altri.

C’è chi, però, ha espresso scetticismo. “Le soluzioni ‘tampone’ – ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Isernia, Fernando Crudele – servono solo a rinviare il problema: alla scadenza del contratto, si ritorna al punto di partenza. In Molise è fondamentale tornare a investire sulla sanità pubblica”. Il Molise dal 2007 è in Piano di rientro dal disavanzo sanitario e dal 2009 è commissariato. Soluzione che al momento, però, non ha prodotto gli effetti desiderati.