Molise, riorganizzazione del 118: intervento di D’Egidio

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Armandino D’EgidioREGIONE – «In sanità, soprattutto nelle regioni in disavanzo, è d’obbligo fare i conti con il piano di rientro ma non bisogna effettuare tagli solo nell’ottica del puro risparmio togliendo, di fatto, servizi necessari ai cittadini. E soprattutto bisogna mettere gli operatori sanitari in condizioni di lavorare con serenità. Non è un caso se in Molise accada, e non una volta sola, che concorsi per posti da dirigente medico a tempo indeterminato, registrino la totale assenza di partecipanti. Per questo credo che, per il servizio dei volontari del 118, ci si debba mettere attorno a un tavolo e cercare contemperare le esigenze dettate dal piano di rientro e da una norma nazionale, con quelle di chi assicura un servizio importante in una regione come la nostra dove i volontari del 118 hanno un ruolo spesso fondamentale nella gestione delle emergenze».

A intervenire sulla cosiddetta “riorganizzazione del 118” il consigliere regionale di Forza Italia, Armandino D’Egidio. Con decreto del commissario ad acta dello scorso 15 febbraio, dal titolo “Approvazione Linee Guida regionali per la regolamentazione e per lo svolgimento delle attività di trasporto sanitario di emergenza e urgenza dei rapporti fra l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise, le Organizzazioni di Volontariato e la Croce Rossa Italiana” sono state per l’appunto approvate le linee guida regionali con le quali la Regione Molise “chiarisce il quadro dei rapporti nell’ambito del soccorso sanitario con tutti gli attori coinvolti…”.

«Sappiamo bene – continua D’Egidio che la legge nazionale, il codice che disciplina il Terzo Settore, impone regole stringenti. Testualmente infatti il codice prevede, tra i tanti obblighi, che “se lo statuto lo prevede, è consentito un rimborso massimo di 10 euro al giorno e fino a 150 euro al mese a fronte di autocertificazione”. Un obbligo di legge – continua D’Egidio – che oggettivamente “contrasta” e non poco con la professionalità di chi, seppur da volontario, svolge quest’attività fondamentale per i cittadini, anche da tantissimi anni. Piuttosto – continua D’Egidio – bisognerebbe qualificare e gratificare il lavoro dei tanti volontari che ogni giorno dedicano il proprio tempo al “sistema di emergenza urgenza” fornendo un servizio fondamentale per la tutela della salute dei cittadini. Postazioni, quelle del 118, che in un territorio come il nostro rappresentano la maggior parte delle volte un vero e proprio “strumento salvavita”. Per questo – ha concluso D’Egidio – sulla questione interesserò il governo regionale e la porterò all’attenzione anche di quello nazionale».