Omicidio Giulia Cecchettin, l’avvocato La Cava: “La sede naturale per parlare di reati è quella giudiziaria”

40

ISERNIA – “Tanti anni di Magistratura Giudicante e altrettanti di Avvocatura mi inducono ad affermare che la sede naturale per parlare di reati sia quella giudiziaria. Un fatto di cronaca eclatante suscita certamente sconcerto, ma non per questo bisogna trasformarsi in giudici di processi sommari celebrati con qualsiasi mezzo di informazione e fuori dalla aule dei Tribunali, calpestando la Costituzione, posta a salvaguardia dei diritti di tutti i cittadini. Parlo di quella Carta Costituzionale che stabilisce che l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva e che ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a un giudice terzo e imparziale. Queste sono le regole di un paese civile. Certamente l’orrendo omicidio di Giulia Cecchettin suscita dolore, rabbia, indignazione, sgomento che però non può sfociare in scomposte polemiche e ciniche speculazioni. Voglio sperare che chi sarà chiamato a giudicare saprà applicare le regole del giusto processo anche se rabbia, indignazione e sgomento, travolgono il lume della ragione e il fragore dei social inducono a facile consenso”.

E’ quanto afferma in una nota l’avvocato Francesco La Cava della Camera Penale Circondariale di Isernia.