Operazione antidroga “stagnola”, arresti e perquisizioni in Molise

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carabinieri sede campobasso

BOJANO – Nella mattinata di oggi, 27 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Bojano hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare — disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Campobasso su richiesta di questa Procura — applicativa della misura custodiale in carcere nei confronti di due giovani del posto, nei cui confronti pende l’accusa di aver acquistato, ricevuto, commerciato e detenuto ai fini di spaccio e poi consegnato e ceduto a terzi sostanza stupefacente del tipo “eroina/crack/kobret” (Art. 81 c.p. e 73 c. 1 DPR 309/90). Si legge di seguito la nota diffusa dalla Procura.

Nell’ambito dell’attività di indagine, denominata “stagnola”, sono indagati — poiché a vario titolo coinvolti — altri 18 soggetti residenti in Bojano, paesi contermini e della Provincia di Campobasso e Isernia, oggi destinatari di decreto di perquisizione locale e personale.

Negli ultimi anni, i Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, di concerto con questa Autorità Giudiziaria, hanno condotto sul territorio dell’intera Provincia ed in particolare proprio nell’area matesina, attività investigative finalizzate a fare emergere e reprimere “manifestazioni” delittuose di maggiore pericolosità con particolare attenzione all’ambito delle sostanze stupefacenti.

In seguito al fisiologico periodo di calma apparente susseguente all’operazione denominata “Piazza Pulita”, coordinata da questa D.D.A., con la quale si è riusciti ad infrenare tre differenti associazioni dedite al traffico di droga, attesa la carenza di “offerta” sulla piazza, alcuni giovani hanno pensato di approfittarne elevando il proprio livello da assuntore a pusher.

Due differenti attività investigative, confluite nell’odierno procedimento e condotte nella fase iniziale dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso e dalla Compagnia di Bojano, già dal settembre 2020 avevano consentito di raccogliere materiale informativo che consentiva di acclarare un nuovo mercato di eroina e cocaina con base di spaccio Bojano, ove gli attori rifornivano quotidianamente giovani del posto e dell’hinterland.

Le emergenze investigative hanno consentito di raccogliere indizi di reità a carico anche di insospettati, che organizzati in gruppo, utilizzavano “vedette” quando 10 smercio avveniva in esercizi pubblici, ovvero “corrieri” per i quotidiani rifornimenti nell’area del capoluogo campano, Scampia e Parco Verde: “ho preparato la storia” … “ummo ne abbiamo” … “zio ce l’hai un bombolone” … “patino sto all’entrata per il caffé” alcune delle frasi utilizzate per concordare le richieste quotidiane degli assuntori, cui veniva poi ceduto lo stupefacente nel centro cittadino di Bojano, ma numerose volte anche presso l’abitazione degli indagati che erano soliti lasciare la dose su un frammento di carta alluminio per il consumo immediato sul posto utile ad eludere i controlli di polizia.

Oltre 2100 cessioni documentate, alle quali hanno contribuito a vario titolo anche figure femminili, con importi dai 15 ai 75 euro al grammo a seconda se la sostanza fosse eroina — kobret — crack — cocaina, oppure marijuana. In sporadiche occasioni ha fatto capolino anche il kratom (una pianta tropicale asiatica dalla quale si ricava una sorta di eroina sintetica); 31 le complessive attività di perquisizione eseguite, su delega di questa AG, durante la notte, nel centro matesino.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.