Operazione antimafia ‘Isola Felice’, 14 arresti. Coinvolto anche il Molise

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arresto CarabinieriCAMPOBASSO – Sono 14 gli arrestati finiti in carcere nell’ambito dell’operazione ‘Isola felice’ che ha sgominato una cosca ‘ndranghetista tra Abruzzo e Molise. L’operazione antimafia, condotta dai Carabinieri, è scattata questa mattina in sei regioni (Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia, Lazio e Marche) con un totale di 25 misure cautelari: l’inchiesta è partita a Campobasso su iniziativa della locale Procura.

Tutto prese il via dal ritrovamento di un arsenale di armi, nascoste in una macchina di proprietà di un pregiudicato 38enne di Mesoraca (Crotone). L’auto fu trovata in un garage di Termoli nel luglio del 2011 e proprio in seguito a questa vicenda il 38enne fu condannato dal tribunale di Larino a 12 anni di carcere. Ad affittare il locale da una donna del posto era stato un collaboratore di giustizia, padre del 38enne.

Nell’ambito dell’indagine svolta a Campobasso, condotta personalmente dal procuratore Armando D’Alterio insieme al sostituto Rossana Venditti, grazie alle intercettazioni, sono stati approfonditi i collegamenti del pregiudicato 38enne con la malavita abruzzese e i contatti di suo padre con gli stessi ambienti in Calabria.

A partire dal 2011 i magistrati di Campobasso hanno dunque avviato una collaborazione investigativa con la Procura dell’Aquila fornendo, durante incontri svolti alla Procura nazionale Antimafia, una serie di intercettazioni ambientali effettuate nel carcere di Campobasso e riguardanti il 38enne arrestato. Nelle conversazioni c’erano “rilevantissimi elementi di prova” in merito a reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e che spostavano il fulcro dell’indagine in Abruzzo (seppure con notevoli ricadute in Molise). Il procedimento è stato dunque incardinato dai magistrati dell’Aquila ed è poi sfociato nell’imponente blitz di questa mattina.