Paglione sul ddl autonomia: “Parte da questo momento il processo di disgregazione dell’Italia”

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Candido PaglioneCAPRACOTTA – “Ieri il Senato ha dato il via libera al “disegno di legge Calderoli” sulla cosiddetta Autonomia Differenziata. Si compie così un percorso partito nel 2001, con le improvvide modifiche apportate al titolo V della Costituzione, e rimasto silente per più di vent’anni. Parte da questo momento il processo di disgregazione dell’Italia che penalizzerà ulteriormente le piccole regioni e, in generale, tutto il mezzogiorno. Si certifica, dunque, quella che Papa Francesco ha definito come “la cultura dello scarto”, in pratica la territorializzazione dei diritti. Da questo momento, infatti, la qualità della vita e le opportunità delle persone dipenderanno strettamente dal luogo dove sono nate e dove vivono, perché l’Italia non sarà più uguale”.

Così sui social il sindaco di Capracotta Candido Paglione, che è anche presidente regionale dell’Uncem. “La salute, ad esempio, che da sempre è stata l’indicatore primario della dignità delle persone, non sarà più un diritto universalmente garantito così come è stato finora grazie al Servizio Sanitario Nazionale, che dal 1978 rappresenta il simbolo più alto dell’Unità nazionale e del diritto all’uguaglianza di tutti i cittadini italiani. La possibilità di contratti integrativi regionali per la sanità creerà ulteriori sperequazioni a danno delle regioni del Sud, con il risultato che non ci sarà più un medico o infermiere disposto a lavorare al sud”, aggiunge.

E conclude: “Il voto di ieri è un’azione di grave irresponsabilità, perché gli interessi dei nostri territori vengono prima di quelli delle bandiere di partito. Ormai siamo di fronte a una secessione di fatto, anche se non scritta. Per questo occorre creare subito un forte movimento di opinione e promuovere un referendum abrogativo di questo ddl che spacca l’Italia e non garantisce più l’accesso ai diritti fondamentali per tutti i cittadini e per tutti i territori”.