“Il rischio vero – aggiunge – è, quindi, che il Pnrr che doveva servire a restringere la forbice delle disuguaglianze territoriali non raggiunga l’obiettivo prefissato. Oltre a un’eccessiva burocrazia e a una mancanza di capacità organizzativa manageriale, ciò che davvero è mancato in Molise è stato un governo regionale in grado di gestire con efficienza, correttezza e trasparenza questo processo di transizione economica e sociale. Così come è mancato un confronto aperto e diretto con tutti i soggetti coinvolti e un supporto agli enti per i progetti. Tutte mancanze queste – conclude la Fanelli – ascritte nella ripartizione dei fondi assegnati al Molise. Un applauso e un grazie al centrodestra per il quale, ancora una volta, la nostra regione è fanalino di coda”.
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