Regione Molise, mobilità in deroga: scade domani il termine per le domande

275

La Regione sollecita i lavoratori molisani con mobilità scaduta nel 2016 a inviare un’istante alla sede INPS di riferimento entro e non oltre il 31 dicembre 2016

Molise Palazzo RegioneREGIONE MOLISE – Dalla Regione Molise la richiesta di pubblicazione della seguente nota:

“I lavoratori molisani a cui è scaduta la mobilità nel corso del 2016, possono recarsi presso un Patronato o inviare un’istanza alla sede INPS di riferimento entro e non oltre il 31 dicembre 2016, per accedere ad un ulteriore periodo di sostegno al reddito pari a 5 mesi per tutti gli aventi diritto e a 7 mesi per i soli lavoratori interessati dal riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa.

Sul BURM n. 49 del 23 dicembre scorso sono state pubblicate le ISTRUZIONI OPERATIVE che disciplinano per il periodo 1 gennaio 2016 / 31 dicembre 2017 l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga.

Pertanto TUTTI I LAVORATORI COMPRESI COLORO CHE AVEVANO GIA’ PRESENTATO DOMANDA A VALERE SULL’ANNUALITA’ 2016 IN BASE ALLE PRECEDENTI ISTRUZIONI OPERATIVE PUBBLICATE SUL BURM DEL 9 GENNAIO 2016 sono obbligati a ripresentare la domanda all’INPS direttamente o per il tramite di un Ente di Patronato, pena la perdita del diritto a percepire la misura di sostegno al reddito pari a 5 o a 7 mensilità”.

Si legge ancora nella nota di Michele Petraroia:

“Auspico un positivo ruolo della stampa molisana finalizzata ad allertare in particolare i 200 lavoratori ITTIERRE a cui è scaduta la mobilità nel corso del 2016 a recarsi presso la sede INPS di ISERNIA o inviare la domanda online seguendo le procedure indicate nelle ISTRUZIONI OPERATIVE pubblicate sul BURM n. 49 del 23 dicembre 2016. Sussiste il rischio che il periodo di festività con la parziale chiusura degli uffici preposti possano ostacolare o rendere meno agevole la presentazione delle domande di mobilità in deroga agli aventi diritto.

Per questa ragione è opportuno svolgere un’azione forte per raggiungere con l’aiuto della rete, dei portali, delle emittenti radiotelevisive e della carta stampata il maggior numero possibile di lavoratori spronandoli a non far scadere i termini del 31 dicembre.

É consigliabile per chi invia l’istanza online di rendere tracciabile o con la posta pec o con altri strumenti l’inoltre della richiesta all’INPS in modo tale da resistere in giudizio e vincere in sede di un eventuale contenzioso. Occorre un appello specifico rivolto ai 2 mila lavoratori che avevano già presentato domanda ad inizio dell’anno e che aspettavano il pagamento, che in questo momento è vincolante rifare la domanda per accedere alla prestazione, fermo restando la loro possibilità di procedere con diffide, impugnative, esposti e contenziosi riferiti alle modalità con cui si è tornati a disciplinare la materia per un periodo temporale per il quale era già stato fatto. In futuro saranno i giuslavoristi dei Patronati a valutare in termini amministrativi la mancata decadenza del diritto per le domande presentate ai sensi delle ISTRUZIONI OPERATIVE del 9 gennaio 2016. Oggi per evitare il ricorso al contenzioso bisogna attenersi alle nuove regole e presentare una nuova istanza entro e non oltre le prossime 48 ore”.