Rinnovo contratto per i lavoratori settore tessile abbigliamento moda

84

paolo capone ugl

Paolo Capone: “Un importante traguardo è stato raggiunto in un periodo in cui il Sistema della Moda in Italia sta attraversando una fase di stallo non poteva esserci una risposta migliore”

ROMA – Una delegazione della UGL Tessili si è incontrata presso la Sede di Confindustria Moda a Milano con i responsabili delle relazioni industriali di SMI SISTEMA MODA ITALIA in merito al rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori addetti del settore tessile abbigliamento moda, scaduto il 31 marzo 2020.

“Un importante traguardo è stato raggiunto, – rileva Paolo Capone, Segretario Generale UGL – in un periodo in cui il Sistema della Moda in Italia sta attraversando una fase di stallo non poteva esserci una risposta migliore al settore con soluzioni condivise che possano far ripartire tutta la filiera coniugando norme di maggiore flessibilità per le aziende con un aumento di diritti e tutele per i lavoratori”.

“Non era per nulla scontato il rinnovo del CCNL Tessile Moda e bisognava fare anche presto – prosegue Eliseo Fiorin, vicesegretario nazionale della UGL Chimici Tessili – solo pochi giorni fa presso il MISE si è tenuto il secondo incontro del Tavolo della Moda dove sono state illustrate alcune misure per ridare ossigeno al settore e proteggere i circa 400.000 addetti, altre misure dovranno essere introdotte e proprio attraverso questo importante contratto sono convinto che si riuscirà nuovamente e rimettere in moto il sistema tutelando diritti e livelli occupazionali anche alla luce dello sblocco dei licenziamenti”.

A conclusione della lunga trattativa, interrotta anche a seguito delle difficoltà determinate dalla pandemia in corso, è stata sottoscritta un’ipotesi di accordo per il nuovo contratto di lavoro, per il periodo 1/4/2020 – 31/04/2024 con decorrenza dei singoli istituti dal 28 luglio 2021. È stato convenuto un incremento dei minimi contrattuali di 72 euro al 4° livello suddiviso in tre tranches: 20 euro da aprile 2021; 25 euro da gennaio 2023; 27 euro da aprile 2023. Questo incremento economico, rappresenta il punto di incontro dopo una approfondita analisi della situazione generale del settore particolarmente colpito dal rallentamento dei consumi nazionali e delle esportazioni a causa della pandemia da COVID 19. Inoltre l’elemento di garanzia retributiva (EGR) viene confermato in 300 euro e valido per tutti gli anni a venire.

I punti qualificanti del rinnovo riguardano, tra l’altro, la percentuale dei lavoratori impiegati con contratto a termine che passa a titolo sperimentale al 32% e al 12% quella dei lavoratori assunti con contratto di somministrazione lavoro. In tema di flessibilità dell’orario contrattuale di lavoro sono state raddoppiate le ore che possono essere raddoppiate individualmente che passano da 16 a 32 ore.

Un’importante introduzione è stata effettuata nel capitolo del lavoro a tempo parziale dove gli addetti a tale regime non potranno essere assoggettati allo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario. Inoltre, vista la diffusione negli ultimi anni del lavoro agile e smart working, un apposito gruppo di lavoro nell’arco della vigenza contrattuale svolgerà uno studio utile a future considerazioni tra le parti per i prossimi rinnovi. Modifiche sono state introdotte in via sperimentale inerenti il periodo di prova dove è stato elevato a 5 mesi per i livelli 5° e 6°, e sempre a 5 mesi è stato elevato il periodo di permanenza nelle mansioni di livello superiore utili al passaggio al livello superiore.

Una specifica commissione tecnica avrà il compito di monitorare i cambiamenti organizzativi e tecnologici del sistema produttivo per avviare nel futuro un confronto tra le parti che possa adeguare l’attuale sistema classificatorio in modo da renderlo più consono ai cambiamenti e alle reali figure presenti nel sistema produttivo. Con decorrenza dal 1° gennaio 2022 la comunicazione dell’assenza all’azienda dovrà essere effettuata entro 2 ore dall’inizio del normale orario di lavoro, mentre l’assenza obbligatoria del padre lavoratore entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, adozione o affidamento viene elevata da 2 a 10 giorni.

Novità nel capitolo dei provvedimenti disciplinari con un aggiornamento inerente le trasgressioni sull’uso improprio dei beni aziendali compresi apparecchi informatici, di comunicazione e cellulari. Un importante protocollo è stato introdotto su legalità e contrasto al dumping contrattuale per una maggiore tutela delle imprese e dei diritti dei lavoratori della filiera anche per gli addetti di lavorazioni conto terzi con l’obbligo di conferire lavori in appalto solo ed esclusivamente ad aziende che applicano il contratto nazionale sottoscritto con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale. Ampliato il sistema welfare, con decorrenza dal 1° gennaio 2023; tramite Sanimoda sarà attivata, con un contributo di 2 euro mensili a carico delle imprese, una assicurazione contro la non autosufficienza (cd. LTC).