I militari si sono recati presso 9 pastifici, equamente ripartiti all’interno di tutte le province, riscontrando anche talune irregolarità tanto formali che sostanziali (relative alla tracciabilità ed alla presentazione delle indicazioni obbligatorie in etichetta, in violazione al Regolamento UE 1169/2011 e dei relativi atti di esecuzione).
Le irregolarità rilevate, che non attengono alla salubrità degli alimenti, hanno riguardato principalmente: la presenza di allergeni non evidenziati, alcune indicazioni fuorvianti in ordine alla provenienza del grano o dell’acqua utilizzati nella produzione della pasta e piccole falle nel sistema di tracciabilità aziendale. Sono perciò stati contestati 7 illeciti di natura amministrativa, per un importo totale di 11.500 euro e, in due casi, è stato applicato l’istituto della diffida previsto dal D.L. 91/2014 (cd. Decreto campo-libero).
Sono in programma ulteriori attività di controllo da parte dei Nuclei Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale per verificare la trasparenza e la correttezza delle informazioni fornite in campo agroalimentare con l’obiettivo di tutelare il consumatore nel processo di acquisto di prodotti, ma anche DOP e IGP, che rappresentano eccellenze della produzione agroalimentare abruzzese e molisana.
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