La storia del molisano Angelo Di Giacomo: morto tragicamente in una miniera dell’Oklahoma

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OklahomaCAROVILLI (IS) – Angelo Di Giacomo nacque a Carovilli, nella frazione di Castiglione, nel 1865. Sposò la compaesana Domenica Santucci, nata il 30 ottobre del 1873, dalla quale ebbe due figli James e Carley.

La vita a Carovilli non offriva grandi opportunità e allora Angelo decise di emigrare, con la famiglia, per gli Stati Uniti. Una colonia di carovillesi era già giunta in America, intorno al 1880, stabilendosi in Oklahoma. Precisamente nella cittadina di McAlester in un territorio che fu, precedentemente, abitato dagli indiani.

Al loro arrivo Angelo e Domenica trovarono un remoto villaggio minerario attrezzato con piccole case in legno. Niente di molto accogliente ma la promessa di un buon lavoro e di un altrettanto buon guadagno li spinse a rimanere. Angelo fu assunto dalla “Choctaw Coal Industry” e mandato nella miniera di Wilburton diretto dalla “Coal and Mining Co. mine”. Lavoro duro, turni massacranti ma guadagno sicuro.

Nel villaggio un sacerdote italiano aveva aperto una scuola che di giorno istruiva i bambini e la sera serviva per i grandi. Era importante per gli italiani apprendere la nuova lingua. Ora quel “sogno americano”, alla ricerca del quale Angelo e Domenica avevano abbandonato Carovilli, sembrava più vicino. Ma la tragedia era in agguato.

La mattina del 20 aprile del 1899 nella miniera, vi fu una violenta esplosione di gas, e Angelo ne fu travolto. Portato nell’ospedale al “St. John’s Hospital” di McAlester spirò dopo poco. Nello stesso incidente morirono altri minatori. La vicenda fu archiviata come “sfortunata casualità”. In quella zona e in quelle miniere negli anni morirono centinaia e centinaia di minatori moltissimi dei quali italiani.

Una raccolta di fondi, tra i minatori con un contributo della proprietà, consentì dignitosi funerali. Successivamente Domenica sposò Nicola Di Giacomo, cugino di Angelo, con il quale ebbe un figlio. A distanza di molti anni l’Oklahoma ritenne di realizzare un monumento (“Fallen Miners Memorial Wall”) a ricordo di quei tanti coraggiosi minatori. Tra i nomi dello sterminato elenco figura, naturalmente, anche quello di Angelo Di Giacomo lo sfortunato minatore molisano.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”