Convertito durante il primo viaggio di Paolo, fu scelto da quet’ultiimo come compagno di viagg via e fu destinatario di due Lettere. Le sue reliquie arrivarono a Termoli molto probabilmennte grazie ad alcuni nobili cittadini che parteciparono alla crociata del 1204, i quali, di ritorno in patria, sperando di aumentare la loro fama, le donarono alla Chiesa di Termoli.
Infatti il 12 aprile 1204 Costantinopoli venne presa e saccheggiata in occasione della IV Crociata, e da quel momento se ne persero le tracce in Oriente. Non ci sono documetnti uddiciali che attestino come furono trasportate. Si sa solo che le reliquie sono effettivamente autentiche e che vennero trasportate a Termoli e poi nascoste per oltre sette secoli. Fortunatamente vennero risparmiate dalle incursioni delle galee veneziane che si scontravano spesso con le milizie di Federico II e che saccheggiavano le coste dell’Adriatico privilegiando le chiese e le cattedrali ricche di tesori. Solo il teschio è rimasto oggetto di venerazione, conservato in un antico reliquario d’argento di epoca crociata, con l’incisione “Caput Sancti Thimotei”, custodito nella Chiesa di Termoli.
Oggi le reliquie ritrovate sono esposte in un’urna di vetro e legno, collocata nell’abside di sinistra della Cattedrale di Termoli, ove è anche visibile, distesa, la statua del Vescovo Timoteo in abiti liturgici, con mitra e pastorale”. Dal 17 al 26 gennaio sono state ospitate dalla Basilica di San Pietro e Paolo a Roma.
L'Opinionista © since 2008 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy