Oltre 100 piante rubate. Un danno grave, la cui stima è ancora al vaglio. Questo è quanto accaduto sul lungomare nord di Termoli, nell’area interessata dal cantiere di riqualificazione
TERMOLI – A denunciarlo è l’ATI, formata dalle due ditte Camardo e Astra, che si sta occupando dei lavori sul Lungomare nord. I tecnici da un paio di giorni notavano l’assenza di alcune piante ma inizialmente credevano si trattasse di un disguido nell’intervento di piantumazione. Poi le ‘sparizioni’ sono aumentate e a quel punto è apparso evidente che si trattasse di furti sistematici.
Un furto, come riportato nella denuncia sporta presso il Commissariato di Polizia di Termoli, ‘a macchia di leopardo’ ovvero a gruppi di due o tre piante lungo tutti i percorsi segnati dagli impianti di irrigazione ma sul totale dell’intero Lungomare nord. In questo modo, il furto non è apparso immediatamente visibile. Nello specifico sono state rubate 90 piante di Polygala Mirtifolia e 40 esemplari di Lantana.
“Abbiamo già provveduto a ripristinare le piante rubate perché il fornitore fortunatamente ne aveva ancora a disposizione – spiega l’ing. Enzo Bottini, direttore tecnico dell’ATI – e, oltre alla denuncia sporta contro ignoti, chiederemo l’accesso ai filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza dei distributori presenti nell’area del cantiere così da poter risalire ai responsabili del furto”.
IL SINDACO ANGELO SBROCCA
“Quanto è accaduto sul lungomare nord è un gesto vigliacco e deprecabile chi ruba piante dalle aiuole, che sono un bene comune, è come se avesse rubato in casa di ogni termolese. Quelle piante sono della comunità che, a cantiere ancora non consegnato, ha già dimostrato di apprezzare moltissimo il nuovo lungomare affollandolo nei giorni festivi e sfruttandolo ad ogni ora del giorno come nel caso degli amanti dello sport. Chi ha ideato e messo a punto il furto delle piante è qualcuno che non ama la sua città ma pensa soltanto al proprio interesse.
Così come chi continua a violare il III Corso: anche in quel caso, il cantiere non è ancora stato consegnato e già da tempo l’inciviltà è tornata a fare da padrona tra deiezioni canine, auto in sosta sui marciapiedi e cittadini che si ostinano a usare i gettacarte al posto dei mastelli per la differenziata. Inoltre proprio in queste ore mi giunge la notizia del furto presso la sede dell’associazione culturale termolese ‘La Shcffette’ dove addirittura è stato portato via il gonfalone del gruppo folkloristico, insieme ad altro materiale. È sconfortante prendere atto che nel caso di alcuni cittadini, bisogna ricorrere alle sanzioni e alle denunce per far rispettare quelle regole che in un Paese civile dovrebbero essere i diritti basilari di ognuno: il diritto alla bellezza e il senso civico”.