Lo sciopero interesserà tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n. 146/90. Durante lo sciopero generale, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore. La Cgil Abruzzo Molise, oltre a sollecitare la massima partecipazione allo sciopero generale e alle manifestazioni territoriali finalizzate ad aprire corridoi umanitari permanenti, rompendo l’assedio a Gaza e per sancire un immediato cessate il fuoco, parteciperà ad ulteriori iniziative di mobilitazione che si terranno sempre nel mese di ottobre.
Sabato 4 ottobre ci sarà la manifestazione nazionale a Roma contro il genocidio a Gaza, domenica 12 ottobre la Marcia Perugia Assisi a sostegno di tutte le iniziative per la pace e contro il riarmo, sabato 25 ottobre la manifestazione nazionale a Roma della Cgil e de “La Via Maestra” – “Democrazia al Lavoro”. Nel frattempo nel corso del mese il sindacato si impegna a programmare assemblee nei luoghi di lavoro ed iniziative sul territorio compresi presidi permanenti per far vivere queste rivendicazioni e preparare la partecipazione alle manifestazioni.
“L’aggressione in mare della spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla – afferma la Cgil Abruzzo Molise – rappresenta un fatto di gravità estrema perché si è perpetrata in acque internazionali contro navi civili che trasportano cittadine e cittadini, in rappresentanza di 44 Paesi diversi, intenzionati unicamente a portare viveri e medicinali indispensabili a Gaza e per esprimere solidarietà verso la popolazione palestinese”.
“Si è trattato di un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio – va avanti il sindacato – Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il Governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali. Israele ha violato inoltre norme essenziali del diritto internazionale: la Carta delle Nazioni Unite, la Convezione Onu sul diritto del mare, la Convenzione di Ginevra del 1949 e i protocolli aggiuntivi del 1977”.
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