“Verso Casa”: mostra fotografica a Bojano dal 22 al 26 agosto

A Palazzo Colagrosso, Bojano ospita “Verso Casa”, mostra fotografica collettiva dedicata ai rifugiati e al concetto di casa come viaggio identitario

verso casa bojano 22-26 agosto 2025BOJANO – Dal 22 al 26 agosto 2025 presso Palazzo Colagrosso in piazza della Vittoria a Bojano (CB) sarà esposta la mostra fotografica collettiva “Verso casa”. Realizzata in occasione del festival Molichrom grazie all’associazione Tekne insieme alle associazioni Centro per la fotografia Campobasso “Vivian Maier”, ACF “Sei torri Tommaso Brasiliano”, Officine Cromatiche Isernia e Incontroluce.

L’esposizione, con il patrocinio del Comune di Bojano, porta l’attenzione sul territorio molisano, presentando i volti e le storie dei rifugiati che hanno trovato accoglienza nella regione. Un racconto visivo sull’esilio forzato che trasforma il concetto astratto di migrazione in storie concrete di resistenza e speranza.

“Verso Casa” è una mostra collettiva di Ritratti che racconta uomini e donne attraverso i loro volti e le loro storie, tracciando un percorso che unisce il luogo da cui provengono e quello in cui si trovano oggi. I migranti non sono soltanto vittime, ma costruttori di nuove connessioni e legami. Ricuciono frammenti di mondi diversi, creano ponti là dove i conflitti hanno innalzato muri, e inventano linguaggi meticci capaci di raccontare la complessità dell’esperienza umana.

Gli autori: Bruno Buontempo, Marinella Ciamarra, Paolo Di Lallo, Simone Di Niro, Mauro Grassi, Daniele Leonardi, Massimo Lupo, Silvano Mastrolonardo, Massimo Palmieri, Gabriella Tutolo, Eduardo De Vincenzi, Pierluigi Vitarelli.

La casa non è solo un luogo fisico, ma un universo di significati che si frantuma e si ricompone nei volti e nelle storie dei migranti forzati. È un concetto liquido, che sfugge ai confini geografici per nutrirsi di memorie, relazioni e frammenti di identità. Per chi è costretto a fuggire, la casa diventa una ferita aperta e, al contempo, una geografia sentimentale in continua trasformazione. Non è più lo spazio protetto delle mura domestiche, ma un territorio esistenziale fatto di ricordi. In questa condizione di sradicamento, lo smartphone diventa un’estensione della casa perduta, un filo diretto con il passato. Attraverso messaggi, chiamate, video e foto, i migranti mantengono vivo il legame con ciò che hanno lasciato: volti amati, paesaggi familiari, frammenti di vita quotidiana. Per un periodo di tempo, quel piccolo schermo diventa il loro unico mondo, un luogo dove le distanze si accorciano e le ferite trovano conforto temporaneo nella connessione con chi è rimasto.

La guerra non distrugge solo gli edifici: cancella immaginari, lacera relazioni e spezza appartenenze consolidate. I rifugiati diventano custodi della memoria, archivisti di un mondo che non esiste più ma che continua a vivere nei racconti, nelle tradizioni e nelle lingue trasmesse. Lo smartphone si trasforma in un archivio portatile di frammenti di vita, una finestra aperta su ciò che si è perduto e su ciò che si spera di ritrovare. I centri di accoglienza in Italia rappresentano la prima casa in un paese straniero, spazi di transizione dove ricostruire legami, trovare stabilità o prepararsi a nuovi viaggi.

Queste esperienze non solo narrano il loro percorso, ma arricchiscono la nostra cultura, aprendo al dialogo e allo scambio. Le storie dei migranti offrono nuove prospettive, spingendoci a riflettere sulla nostra identità e a immaginare comunità più inclusive.

“Verso Casa” è una metafora di un viaggio esistenziale: non uno spostamento geografico, ma un processo di rigenerazione identitaria. Ogni passo diventa ricostruzione, ogni nuovo legame una radice che germoglia in terre sconosciute. La casa si trasforma in un orizzonte mobile, un luogo interiore dove il dolore si trasforma in possibilità e speranza. Per i migranti, la casa non è un punto di arrivo, ma un processo continuo: un atto di ri-significazione di spazi, relazioni e identità.

“Verso Casa” esplora le conseguenze dirette dei conflitti, raccontando le migrazioni forzate che ne derivano e mostrando le storie di chi, pur avendo perso tutto, continua a ricostruire la propria vita, cercando un nuovo senso di stabilità e appartenenza.

Un sentito ringraziamento va al Centro di Accoglienza di Bojano, dove molte di queste fotografie sono state realizzate, catturando la profondità di un viaggio che va oltre i confini geografici per raccontare un processo di rinascita e trasformazione.

Questa esposizione è parte integrante del progetto più ampio del Festival Molichrom, il cui obiettivo è promuovere e valorizzare il territorio e le sue risorse umane.

Palazzo Colagrosso

primo piano
Piazza della Vittoria Bojano (CB)

Dal 22 al 26 agosto 2025

orario: dalle 18:00 alle 24:00

inaugurazione venerdì 22 agosto 2025 ore 18:00

Ingresso libero