“A sconfiggere la dittatura e il regime nazifascista – le sue parole – fu la storia, quella che uomini e donne ebbero il coraggio di interpretare in prima persona attraverso il sacrificio delle proprie vite, resistendo e lottando prima, e ricostruendo poi, un Paese segnato dalla guerra e dalle discriminazioni imposte dal regime. La memoria di ciò che fu non va inquinata in alcun modo con ricostruzioni ondivaghe, vanno invece ribaditi con chiarezza i termini di una vicenda storica, sociale e civile che, proprio partendo dalla Liberazione dal regime nazifascista, ha poi permesso a tutti gli italiani di intraprendere un percorso democratico che va oggi e sempre non solo difeso, ma anche maggiormente garantito e reso inclusivo grazie al lavoro e l’impegno di tutti”.
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