Antonio Raimondi, noto clarinettista era di origini molisane

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Negli Stati Uniti fu anche uno dei più grandi insegnanti di questo strumento a fiato

Los Angeles Philharmonic OrchestraMONTORIO DEI FRENTANI (CB) – Antonio Raimondi (ma all’atto di nascita risulta, chiaramente, il cognome Raimondo) nacque a Montorio nei Frentani, il 23 giugno del 1885, da Pasquale (“agricoltore”) e Caterina Maria Bucci (“donna di casa”).

L’atto fu registrato dinanzi al sindaco di allora Francesco Giovannelli. Da piccolo, Antonio, mostrò da subito una straordinaria propensione per la musica. Fu un sacerdote a convincere i suoi genitori a favorire questa passione.

Così Antonio fu mandato a studiare al “Liceo Musicale Rossini” di Pesaro. In seguito, per perfezionarsi con il “clarinetto”, andò al Conservatorio” di Schaffhausen in Svizzera. Successivamente al 1910 lo troviamo con l’appena fondata “Unione Orchestrale Italiana”. Poi lo sbarco in America.

Qui, dopo alcune esperienze con importanti Orchestre, entrò nella mitica “Los Angeles Philharmonic Orchestra”. Era il 1916 e con questa Orchestra rimarrà fino alla fine dei suoi giorni. Ritenuto, da tutti, un dei migliori clarinettisti.

Fu anche insegnante di clarinetto presso la “ University of Southern” in California. Nel corso degli anni, anche privatamente, preparò numerosissimi allievi, alcuni dei quali, poi divenuti importanti clarinettisti. Tra questi Mitchell Lurie, uno dei più prestigiosi, che amava sempre ricordare l’incontro con Raimondi: ”in assoluto il miglior insegnante di clarinetto”. Due incontri, tra i tanti, li ritenne fondamentali.

Il primo, nel 1933, quando fu chiamato a dirigere la “Los Angeles Philharmonic Orchestra” il grande Otto Klemperer (ebreo venuto via dalla Germania). Questi rimase incantato da come Raimondi suonava il clarinetto. La seconda, nel 1939, quando incontrò e suonò per il grande Arturo Toscanini. Raimondi partecipò innumerevoli volte allo straordinario evento del “Hollywood Bowl”.

Un anfiteatro situato nell’area di Los Angeles inaugurato nel 1922 dinanzi a 50.000 spettatori. E in quella occasione il primo clarinetto fu lui: Antonio Raimondi. Su questo evento, ritenuto irripetibile, fu più volte negli anni intervistato da giornali e televisioni. Antonio Raimondi morì nel 1961.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”