BOJANO – Un successo la rievocazione storica di Rodolfo De Moulins a Civita di Bojano svolta sabato scorso, 14 giugno. L’organizzazione è riuscita a riportare indietro nel tempo tutto il borgo, portando alla scoperta di questo posto poco conosciuto. La famiglia normanna diede un volto non solo un volto nobile a Bojano ma anche un nome al territorio conquistato. Il progetto nasce nel 2000 attraverso l’associazione Rodolfo De Moulins sotto la guida dalla professoressa Maria Grazia Tagliaferri.
Importante è ancora la presenza dei ruderi del castello che sono visitabili, proprio sopra il borgo. Uno dei tanti castelli che erano situati in Molise. Molto interessante sarebbe valorizzarlo e farne un percorso insieme ad altri castelli che sono presenti nella regione. per dare un valore aggiuntivo a quella che potrebbe essere un offerta turistica interessante, visto che in zona ne sono tanti.
Una vista bellissima da sopra di esso ed un borgo che parla ancora del passato. In tanti hanno partecipato all’evento, dove hanno potuto vedere uno spettacolo di falconeria molto bello dove grandi e piccini si sono divertiti. Il tiro con l’arco è stato un momento per molti per sperimentare questo strumento che in passato veniva usato per la caccia e per la difesa.
Sbandieratori e altri spettacoli hanno riempito il borgo, insieme ai figuranti. Un momento veramente interessante quello vissuto nella piazza dove c’è stata la proiezione di un cortometraggio con la storia di Rodolfo De Moulins da cui si deve secondo fonti storiche il nome alla regione Molise. Nel cortometraggio è stata rivissuta la storia di questa famiglia che si è intrecciata con molti personaggi di fama mondiale. Un evento con i suoi figurati che ha lasciato un piccolo tassello sulla storia di questa regione.
Di seguito un estratto della nota di ringraziamento della Pro Loco per l’evento.
“E’ un grande onore per noi tutti noi aver potuto condividere l’immenso potenziale di questa scoperta storica non solo con gli storici e gli esperti spesso silenziosi ma con tantissimi rievocatori di Bojano e dei paesi limitrofi che di anno in anno, ci hanno accompagnati in questo incredibile viaggio dentro una grande storia che si è rivelata cuore di una grande cultura storica nazionale ed internazionale.
All’interno delle pergamene medievali, con grandissima sorpresa e senza ombra di dubbio, il Molise abbandona per sempre il marchio di terra anonima e si rivela capace di esprimere una identità talmente forte che ha avuto continuative testimonianze documentarie , perfino in persone eccellenti come la Jamison.
Man mano che passa il tempo ed i nostri studi diventano più attenti e seri, ci accorgiamo che questo evento si rivela capace ogni volta di donare vita e gioia alla nostra comunità perché mostra di possedere un potenziale di incontro e riconciliazione identitaria fra noi , il territorio e le istituzioni : quelle locali , nazionali e perfino internazionali e chiama tutti ad un atto di amore corale per le nostre radici che diventano Patria attraverso il potente veicolo della Cultura.
La grande cultura insomma, ha avuto la forza, per il Molise, di attuare un processo di vera e propria rinascita nell’immaginario identitario collettivo e corale di una intera comunità regionale. A tutti gli amministratori, noi rievocatori, consegniamo un evento ormai affermato e largamente condiviso, pienamente rispondente all’idea pensata dall’ articolo 9 della carta costituzionale. Mentre, alle autorità culturali e formative, vogliamo lasciare questo patrimonio affinché prepari la qualità dei futuri ricercatori e perché no, anche rievocatori che gestiranno un gran pezzo del futuro possibile per questa terra”.
Servizio e foto a cura di Andrea D’Adamo
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