Campitello Matese, gli operatori turistici: “Danni enormi dalla strada chiusa”

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campitello mateseCAMPOBASSO – Gli operatori turistici di Campitello Matese insorgono contro l’isolamento della località sciistica molisana che va avanti ormai da una settimana e si sono costituiti in un Comitato dando mandato ad un legale, l’avvocato Vincenzo Iacovino, per denunciare i danni subiti. Dallo scorso 20 gennaio la Prefettura di Campobasso ha emesso una serie di ordinanze che consentono il transito sulla strada provinciale che porta a Campitello solo per alcune ore della giornata.

“Non solo è stato impedito a centinaia di turisti di raggiungere la meta sciistica, prenotata – affermano gli operatori in una nota – ma è stato altresì limitato l’approvvigionamento delle strutture alberghiere di beni alimentari. La precaria situazione è stata ulteriormente aggravata dall’apposizione di due cartelli (uno tra San Massimo e Cantalupo e uno tra Bojano e San Massimo) di divieto di percorribilità della strada provinciale 106 per Campitello Matese senza alcun limite temporale al punto da comportare il definitivo isolamento della meta sciistica”.

“Da tale situazione paradossale – proseguono – derivano perdite economiche per diverse centinaia di migliaia euro al giorno ed oggi sono a rischio 400 unità lavorative tra dipendenti delle strutture alberghiere, dipendenti degli impianti sciistici ed attività indotte”. Secondo gli operatori, ai danni economici vanno aggiunti i danni di immagine: “La Regione, contraddittoriamente, mentre promuove il turismo molisano alla Bit di Milano, di fatto assiste inerme la chiusura di Campitello Matese praticamente interdetta ai turisti oltre che agli avventori locali”.

Il Comitato auspica un intervento immediato del Prefetto e delle autorità amministrative e politiche affinché, “valutata la situazione di fatto, si ripristini l’ordinaria viabilità e la ripresa di ogni attività economica oltre che la tutela dei lavoratori e dell’intera regione”.