“Campobasso: una squadra, una regione”, incontro a Roccamandolfi

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ROCCAMANDOLFI – “Campobasso: una squadra, una regione” – Prosegue la campagna di sensibilizzazione del club rossoblù, questa volta, giunto a Roccamandolfi, terra del tifosissimo sindaco Giacomo Lombardi.

Ad accogliere la delegazione formata dal DG Mario Colalillo, dal centrocampista Tomas Grandis e dal responsabile dell’ufficio stampa, Giacomo Reale, una sala consiliare gremita di tifosi grandi e piccini.

“Per noi è un onore avervi qui – spiega il sindaco Lombardi – Roccamandolfi è stata sempre vicina al Campobasso, non solo perché il sindaco ne è il primo tifoso, ma anche perché nella nostra cittadinanza ci sono state persone che in questo club ci hanno giocato e anche domenicalmente ce ne sono parecchie che seguono questa squadra. Io dico sempre che il Campobasso non rappresenta solo il capoluogo ma l’intero territorio…quindi va bene seguire le squadre di Serie A e Serie B, ma sarebbe ancora meglio seguire la squadra della propria regione”.

Il primo cittadino si rivolge poi ai più piccini: “Vedere una partita dal vivo è diverso che vederla dalla tv, scambi opinioni con gli amici, c’è il post partita, respiri l’odore dell’erbetta, da nostalgico del vecchio calcio invito tutti voi presenti a seguire il Campobasso che è la squadra della nostra terra e della nostra regione”.

Poi la parola al Direttore Generale, Mario Colalillo, con lo scambio dei gagliardetti: “Siamo qui a Roccamandolfi dove il tifo è parecchio sentito, lo sappiamo e siamo davvero orgogliosi. Il gagliardetto affinché in ogni centro del Molise ci sia un simbolo del Campobasso, che è la squadra di tutti i molisani”.

Sul finire l’occasione per i presenti di scattare una foto e scambiare due parole con Tomas Grandis: “Mi auguro di vedervi tutti all’Avicor, soprattutto i bambini. Quando ero piccolo non vedevo mai l’ora di andare, adesso so che le cose sono cambiate con la tecnologia, i videogiochi, i cellulari, è più difficile farli uscire di casa. Venite allo stadio, se accompagnati dalla famiglia poi è ancora tutto più bello”.