Alla scoperta di Castel San Vincenzo: storia, cosa vedere, cosa fare

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castel san vincenzo molise

Tra le attrazioni l’Abbazia, il borgo antico e il lago, sulle cui acque color turchese si riflettono le vette delle Mainarde

CASTEL SAN VINCENZO (IS) – Castel San Vincenzo è un piccolo paesino in provincia di Isernia. Adagiato su un costone di rocca a oltre 700 metri di altezza, conta soltanto poco più di cinquecento abitanti. É una tra le mete pià ricercate dell’intero Molise.

Le prime notizie ci parlano di un villaggio agricolo di epoca tardo-romana e di un oratorio dedicato a San Vincenzo risalente al periodo tra il V e il VI secolo. Agli inizi dell’VIII secolo fu edificato il monastero benedettino di San Vincenzo, che in pochi decenni, grazie a donazioni di terre dai nobili della zona, diventò uno dei più importanti e ricchi d’Italia. Nell’881 l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno venne saccheggiata da una banda arabo-berbera. I pochi monaci superstiti di San Vincenzo abbandonarono il fondo valle per farvi ritorno non prima del 914, con la conseguente ricostruzione del monastero. Nel corso dei secoli invasioni e saccheggi finirono per portare alla distruzione dell’Abbazia e all’abbandono della vita monastica.

Il Comune è nato dalla fusione, nel 1928, dei precedenti comuni di Castellone al Volturno e San Vincenzo al Volturno. L’aspetto urbanistico risalente ai due comuni separati è visibile tutt’oggi, essendoci due piazze principali con due chiese e due targhe ai caduti, una per paese. In passato il comune di Castellone fu sede di carcere e di pretura, nonché capoluogo di mandamento, ente locale a metà fra il comune e il circondario, abolito insieme a quest’ultimo nel 1927.

Nel 1990 con D.P.R. il territorio di Castel San Vincenzo é entrato a fare parte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nel 2016 Skyscanner lo ha inserito tra i Borghi più belli d’Italia.

Cosa vedere

É interessante visitare il vecchio borgo medievale ma il paese merita una sosta già solo per l’antica Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Dove sorgeva l’abbazia originale, sono stati ricostruiti il nuovo monastero e la annessa chiesa abbaziale ma il visitatore può ancora ammirare i ruderi dello storico complesso. Da vedere anche la Cripta di Epifanio, con forma a croce greca e numerosi e interessanti affreschi, il ponte della Zingara sul Volturno; la Sala dei Profeti, con affreschi raffiguranti i dodici profeti, la Chiesa di San Francesco, dal portale romanico, la Chiesa di Santa Maria Assunta e il maestoso campanile della Chiesa di Santa Chiara.

Il lago di Castel San Vincenzo

A meritare una visita è soprattutto, il Lago di Castel San Vincenzo, dalle acque color turchese, su cui si specchiano le vette delle Mainarde.  Di origine  artificiale, realizzato verso la fine degli anni ’50 per scopi idroelettrici, alimenta le centrali Enel di Pizzone, di Rocchetta a Volturno e di Colli a Volturno. Balneabile, è caratterizzato da sponde sabbiose;  l’area che vi sorge intorno è attrezzata Si possono noleggiare barche, pedalò e biciclette per le escursioni; si può pescare (occorrono, però, una licenza di pesca e un permesso rilasciato dall’Associazione di pesca del Molise), praticare sport acquatici.

Le date da ricordare

A Castel San Vincenzo si svolgono tante fiere, che vi segnaliamo seguendo un percorso cronologico, che comprende l’intero arco dell’anno. Il 22 gennaio quella di San Vincenzo, l’ultima domenica Quaresima quella Quaresimale, la Domenica delle Palme quella Pascquale, il 25 aprile quella di San Marco, il 2 luglio quella della Madonna delle Grazie, l’11 novembre quella di San Martino  e, per finire, il 21 novembre quella della Madonna della Neve.

A cura di Marina Denegri