CAMPOBASSO – Un viaggio tra memoria, affetti e trasformazioni sociali. Antonio Pascale torna a Campobasso con il suo ultimo romanzo Cose umane, che presenterà in occasione dell’inaugurazione della seconda parte di Ti racconto un libro 2025 – il laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione promosso e realizzato dal Comune di Campobasso e dall’Unione Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso e della Camera di Commercio del Molise.
In un’Italia che cambia volto, dalle strade assolate e deserte di Caserta d’agosto al Paese dell’abbondanza da show televisivo, Pascale intreccia storie personali e collettive, memorie familiari e riflessioni sociali. Con il suo stile inconfondibile, capace di mescolare ironia, malinconia e lucidità, ci conduce in un racconto che parla di genitori che invecchiano, amori che resistono o si consumano, e viaggi che diventano occasione di riscoperta. Un’occasione speciale per ascoltare dal vivo la voce di uno scrittore capace di dare forma narrativa alla complessità della nostra epoca, con un linguaggio che affonda nelle radici dell’esperienza e restituisce umanità alle storie di ogni giorno.
Napoletano di nascita, casertano d’adozione e romano per lavoro, Pascale è scrittore, saggista, autore teatrale e televisivo, e ispettore presso il Masaf. Ha pubblicato numerosi libri di successo – tra cui La manutenzione degli affetti, Le attenuanti e le aggravanti sentimentali, La foglia di fico (finalista Premio Campiello 2022) – e collabora con diverse testate, tra cui Il Mattino, Il Foglio, le Scienze e Il Post, dove cura un blog di divulgazione.
L’incontro con l’autore è in programma martedì 16 settembre alle ore 18.30, nel Circolo Sannitico di Campobasso. Il prossimo appuntamento di Ti racconto un libro è in programma lunedì 29 settembre, alle ore 18.30, nel Circolo Sannitico di Campobasso con Romana Petri per la presentazione del suo La ragazza di Savannah, in cui racconta la storia di Flannery O’Connor, una delle voci più potenti della letteratura del Novecento, una figura complessa, segnata da una profonda solitudine e da una lotta costante con la malattia, ma anche da un’incredibile determinazione a vivere e scrivere nonostante tutto.