La storia de i D’Amicantonio, da 85 anni nel mondo della calzature in Pennsylvania

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I D'Amicantonio, da 85 anni nel mondo della calzature in Pennsylvania

Sono molisani. La loro origine parte da Castelluccio Acquaborrana (oggi Castelmauro) in provincia di Campobasso

CASTELMAURO (CB) – Filomeno D’Amicantonio nacque, il 17 gennaio del 1862, a Castelluccio Acquaborrana (poi divenuto, nel 1885, Castelmauro) da Prospero (“Viaticale” – trasportatore con bestie da soma) e Maria Lucia. Filomeno sposò Tullia Gemma e dal loro matrimonio nacque, il 7 agosto del 1892, un bambino a cui furono dati i nomi di Angelo, Maria e Lorenzo.

Il ragazzo fu poi mandato a bottega per apprendere il mestiere di calzolaio. Angelo sposò Nazzarena Luciella Pettinicchi nata, assai probabilmente, a Lucito nel 1898. Alla fine degli anni ’20 Angelo decise di rincorrere il “sogno americano”. Giunse nella cittadina di Wayne in Pennsylvania.

Filoteo D’AmicantonioQui iniziò ad esercitare il suo mestiere di calzolaio. Nel 1921 fece ritorno in Italia. Il 29 maggio del 1922 nacque a Castelmauro il figlio a cui venne dato il nome di Filomeno. Nello stesso anno Angelo tornò negli Stati Uniti a bordo della nave “Presidente Wilson”. Solo nel 1926, la moglie Nazzarena e il piccolo Filomeno, lo raggiunsero in America.

I due giunsero ad “Ellis Island” sulla nave “Conte Rosso”. Filomeno si coprì di gloria durante la Seconda Guerra Mondiale, ricevendo innumerevoli importanti riconoscimenti, partecipando alla “Sbarco in Normandia”. Nel 1948, Filomeno “Phil”, sposò Teresa Luciani dalla quale ebbe tre figli. Successivamente divenne, subentrando al padre, il titolare della “Angelo D’Amicantonio & Son”.

Molti anni dopo, quasi novant’anni, l’azienda è oggi nelle mani di Louis e Bob, due figli di Filomeno, che lasciato il campo delle riparazioni si sono specializzati nella vendita di calzature di prestigio. A Wayne, in questo angolo della Pennsylvania, i D’Amicantonio sono oramai una istituzione.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”