Lo afferma su Facebook il sindaco di Agnone, Daniele Saia, parlando di “atti violenti di pura follia che furono portati avanti da uomini assetati di potere e pervasi da un odio razziale e discriminatorio. È giusto ancora oggi ricordare questi abusi per arginare la furia negazionista che vena la nostra comunità. Perché fin quando non capiremo che l’umanità su questa Terra è una sola, che è meglio scoprire e comprendere invece di odiare, che bisogna tendere la mano invece che stringere i pugni, vivremo con un timore ingiustificato nei confronti del prossimo. Ed è per abbattere ogni timore ed evitare nuovi crimini razziali che noi abbiamo l’obbligo morale di ricordare, sempre”.
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