Legge per l’editoria: l’appello del consigliere regionale D’Egidio

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Armandino d'Egidio

“É necessaria una legge che sia di sostegno alle aziende e riesca a rilanciare il settore anche perché la comunicazione e l’informazione”

REGIONE – «La disciplina dell’editoria in Molise necessita di un provvedimento normativo che riesca nel duplice intento di adeguarsi ai molteplici cambiamenti intervenuti e contemperare allo stesso tempo le esigenze delle diverse realtà presenti sul territorio; per questo, ci sarà il massimo impegno affinché l’iter sia il più breve possibile».

Così il consigliere regionale di Forza Italia, Armandino D’Egidio, alla luce dell’approvazione del “Milleproroghe” e del primo punto all’ordine del giorno riguardante il prossimo consiglio regionale, in programma martedì e legato proprio all’editoria locale.

«Negli ultimi anni l’editoria molisana è stata messa a dura prova – ha continuato il consigliere D’Egidio – La crisi ha contribuito di sicuro in maniera determinante. Più di una testata, cito tanto per fare un esempio lo storico quotidiano “Il Tempo”, ha dovuto chiudere i battenti con decine di famiglie rimaste senza una fonte di reddito; la pubblicità col trascorrere degli anni è diminuita drasticamente, sia per i quotidiani che per le televisioni, così come accade anche per gli organi di informazione online; a ciò dobbiamo aggiungere, per quel che riguarda nello specifico la carta stampata, la problematica legata alla distribuzione nei paesi (sono tanti quelli che ormai non vendono più quotidiani) e, come ho già detto poc’anzi, il mutamento del mercato.

Per questo – continua D’Egidio – è necessaria una legge che sia di sostegno alle aziende e riesca a rilanciare il settore anche perché la comunicazione e l’informazione, se esercitati correttamente, sono strumenti fondamentali per assicurare ai cittadini la comprensione dei fenomeni sociali e politici. Comprensione che diventa a sua volta strumento indispensabile per l’esercizio efficace della democrazia. Una legge, quella per l’editoria, che dunque deve tutelare, naturalmente con i dovuti distinguo, le realtà presenti sul territorio. Oltre ad una buona legge che dovrà premiare gli editori virtuosi, cioè coloro che forniranno sufficienti garanzie (legate ad assunzioni e altre specifiche) contestualmente si potrà intraprendere, con i rappresentanti delle categorie presenti sul territorio (Ordine dei Giornalisti e assostampa) un percorso legato a reperire fondi Ue “indiretti”per l’editoria».

D’Egidio è intervenuto anche sulla recente approvazione della legge “Milleproroghe”:

«Quello del Milleproroghe – ha aggiunto – è stato un duro colpo per il Molise e per le televisioni locali. Senza pensare alle possibili conseguenze, da Roma è arrivato un provvedimento che mette a rischio centinaia di posti di lavoro e la pluralità dell’informazione. Regioni come la nostra meritano, in questo settore, maggiore considerazione. Fare informazione in una terra “difficile” come il Molise non è come operare, ad esempio, in Emilia Romagna. Da noi c’è un dispendio maggiore di energie, forza lavoro e strumentazioni per garantire comunque prodotti di qualità. Bisognerebbe dunque tener conto – ha concluso D’Egidio – delle difficoltà quotidiane di chi opera in piccole regioni come il Molise».