“L’Università nel Sud: motore di sviluppo”: l’intervento di Gravina

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Gravina: “Il Meridione e i suoi abitanti sono pronti alle sfide del futuro, ma vanno garantiti nei nostri territori i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi, imprescindibili diritti costituzionali”

CAMPOBASSO – Nel quadro delle iniziative celebrative dei 40 anni dall’istituzione dell’Università degli Studi del Molise, si è tenuto quest’oggi, nell’Aula Magna di Ateneo a Campobasso, l’incontro dal titolo “L’Università nel Sud: motore di sviluppo”. Ospite d’eccezione dell’appuntamento il Ministro dell’Università e della Ricerca, Sen. Prof.ssa Anna Maria Bernini. Presente all’incontro, per portare i saluti istituzionali dell’intera Amministrazione e città di Campobasso, anche il sindaco del capoluogo di regione, Roberto Gravina.

“Questo incontro presso l’Ateneo che ha sede nella nostra regione è l’occasione utile e propizia per riflettere, tutti insieme, rappresentanti del mondo accademico, di quello produttivo e delle istituzioni, su ciò che può e deve rendere efficiente un progetto di rilancio che coinvolga attivamente il nostro Meridione. Il Sud rappresenta una parte importante del territorio e della popolazione nazionale, una popolazione che ha la precisa volontà di affrontare le sfide future da protagonista, – ha voluto sottolineare Gravina -per proiettare le nostre comunità lungo un percorso di sviluppo frutto di scelte chiare, da prendere nei modi e con i tempi giusti.

L’Università degli Studi del Molise nei suoi quarant’anni di vita ha, tra le innumerevoli cose fatte, spesso creato le condizioni per permettere confronti che si sono poi sviluppati in progetti concreti messi a disposizione del territorio e delle sue comunità, rivelando quanto sia determinante la conoscenza delle specificità sociali, culturali e produttive del luogo in cui si opera per poter offrire soluzioni strategicamente lungimiranti, adeguate ai contesti e, soprattutto, produttive.

Nell’età contemporanea l’importanza della ricerca e di modelli di sviluppo che partendo dal territorio producano innovazione, rappresenta una condizione imprescindibile per generare un circolo virtuoso in grado di invertire la rotta e sbloccare così situazioni nevralgiche, sedimentate nel tempo, che stanno producendo nei nostri territori, oltre alla mancanza delle opportunità di lavoro, a cascata, lo spopolamento e la perdita o il depauperamento di alcuni servizi pubblici indispensabili che vanno garantiti costituzionalmente a tutti i cittadini italiani.

Se con l’azione di raccordo tra le precise potenzialità che tutto il Meridione in generale è capace di esprimere possiamo adoperarci, attraverso un profondo ed esteso lavoro di rete interistituzionale, per ottimizzare le occasioni di crescita produttiva, è però solo lavorando consapevolmente per garantire, a chi ha deciso di abitare nei nostri territori, quegli imprescindibili diritti costituzionali, come il lavoro o il diritto alle cure sanitarie, che si incentiva realmente la nuova e necessaria spinta a sviluppare le comunità in Molise e nell’intero Meridione.

Ragioniamo quindi di sviluppo, senza arenarci su particolarismi, – ha affermato in conclusione Gravina – ma partendo, invece, proprio dalle esigenze dei territori, perché ciò che oggi vi è di più umanamente moderno è proprio farsi garanti, ognuno nel suo ambito e ognuno per i suoi compiti, di quei livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere assicurati, in modo uniforme, sull’intero territorio nazionale, perché riguardano diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini. Di questi principi e di queste idee è fatto il futuro e su queste basi va fondato lo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità”.