CAMPOBASSO – La sanità pubblica molisana, alle prese dal 2007 con il Piano di rientro dal disavanzo e dal 2009 sottoposta a regime commissariale, resta sotto i riflettori e, spesso, anche delle polemiche. Oggi, a puntare il dito sul Piano operativo sanitario 2025-2027 predisposto dalla Struttura commissariale che a breve sarà sottoposto alla verifica da parte dei ministeri affiancanti della Salute ed Economia, sono stati i consiglieri regionali del M5s, Andrea Greco e Angelo Primiani.
Per gli esponenti della minoranza, la sanità pubblica continua a venirne fuori “con le ossa rotte”, ha commentato Greco, e a pagare il ridimensionamento di alcuni ospedali, in particolare quelli di Isernia e Agnone. Tutto ciò, secondo il consigliere, a vantaggio di alcune strutture private convenzionate. Angelo Primiani ha stigmatizzato il mancato coinvolgimento del Consiglio regionale nelle decisioni programmatiche. “Da anni chiediamo audizioni da parte dei Commissari per essere informati, anche se – ha precisato – sappiamo che l’Assemblea regionale non ha competenza legislativa in materia. I molisani continuano a pagare in prima persona le decisioni assunte ai tavoli romani. Tutto questo – ha aggiunto – non è più accettabile”.