Campobasso

Miss Italia e la libertà femminile: la rinascita oltre gli stereotipi

La Dott.ssa Maria Grazia La Selva racconta come un concorso di bellezza possa diventare percorso di emancipazione

CAMPOBASSO – “Da donna che aiuta le donne vittime di violenza nel rinascere attraverso la fortificazione della propria identità e della loro emancipazione (libertà) perché dobbiamo spiegare cos’è in quanto questo termine viene spesso utilizzando in modo improprio.

Allora mi chiedo cos’è la libertà? Per una donna che decide di partecipare a un concorso di bellezza, mi chiedo cosa le persone comuni intendono per bellezza? Dobbiamo spiegarlo? La bellezza viene dall’anima, dal cuore, dalla pace interiore, dal modo in cui si affrontano i problemi di ogni giorno, dal modo in cui si ci guarda allo specchio e si ci vede! Le donne vittime di violenza che io seguo e aiuto da 11 anni si presentano tristi, cupe e si sentono brutte e stupide! Noi donne non siamo questo e quando decidiamo di guardarci dentro sbocciamo, con la nostra solarità e forza che quasi sempre trasfigura attraverso il nostro aspetto estetico. È terribile aver letto commenti del tipo ” come può un concorso di bellezza rappresentare la rinascita di una donna” e poi ci vergogniamo del patriarcato e lo combattiamo, ma noi donne cosa rappresentiamo, chi rappresentiamo?

Miss Italia per me è stata una scoperta, in quanto ho ascoltato storie di donne e ho visto mia figlia che ha dovuto studiare per raccontare la storia della sua città natìa, ha dovuto studiare coreografie di ballo e ha dovuto imparare a descriversi in pubblico nonostante sia dislessica e ogni volta che si cimenta in una sorta di sfida per lei è sempre un’interrogazione. Ho scoperto che il concorso di Miss Italia non è solo apparenza fisica, un bel seno, un bel viso, ma rappresenta l’essenza di ciò che è una donna, ognuna con le proprie caratteristiche intese come debolezze e punti di forza. Io da madre, nonostante qualcuno mi abbia scritto “il maggior orgoglio è avere una figlia con una fascia?”.

Rispondo che il mio orgoglio è quello di avere una figlia che ha studiato, lavora, ha 21 anni ed è già una donna risolta e risoluta, indipendentemente anche da me e lo sarà da chiunque perché è sicura di sé e le insicurezze che aveva le sta superando affrontando le proprie criticità anche cimentandosi in un concorso così tanto importante! E detto ciò io continuerò a combattere affinché le donne siano libere di decidere cosa fare della propria vita oltre le critiche e le gelosie!

Io sono orgogliosa per ogni donna e non solo per mia figlia ma continuerò a sostenere le donne nelle loro battaglie personali perché siamo solo state educate in modo diverso da come sono stati educati gli uomini e questa è la differenza che dobbiamo ricordare” è la nota della Dott.ssa La Selva Maria Grazia, Responsabile del Centro Antiviolenza Liberaluna, Casa Rifugio Liberaluna e mamma di Zamira Fiacco.

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