Mobilitazione Nazionale Gioco Legale, la nota di Fisascat CISL Abruzzo Molise

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stefano murazzo fisascatREGIONE – “Il comparto della distribuzione specializzata del gioco legale occupa in Italia 150.000 addetti e molti di questi sono lavoratori dipendenti occupati presso le sale gioco, le sale bingo oltre a migliaia di addetti dell’indotto commerciale”. – esordisce Stefano Murazzo, Segretario Interregionale della Fisascat CISL Abruzzo Molise.

“Le norme emanate dal Governo Conte e ora dal Governo Draghi, che stanno definitivamente compromettendo l’occupazione di un intero settore produttivo, sembrano più di tipo etico-morale che sanitario; i protocolli, importanti strumenti sanitari e di sicurezza per i lavoratori e per i fruitori di gioco legale, che le parti sindacali a livello nazionale hanno sottoscritto con le controparti, nonché gli avvisi comuni sottoscritti tra le Parti Sociali e inviati al Governo, richiamano l’attenzione della politica e delle Istituzioni sul comparto, che al pari di altri settori, come ad esempio la ristorazione, deve vedere la riapertura in totale sicurezza”.

“Inoltre con i luoghi di gioco legale chiusi si sta sviluppando un sistema occulto di gioco che è difficilmente rintracciabile e sta spostando l’attenzione dei fruitori fuori dalle sale”.

“Gli addetti sono in sospensione e in regime di ammortizzatori sociali e non vi sono prospettive di riapertura”.

“Il confronto tra le delegate e i delegati della Fisascat CISL ha messo in luce tutte le difficoltà che vivono i lavoratori e le lavoratrice del settore, il cui reddito è stato pesantemente colpito dal prolungato periodo di chiusura delle attività”.

Esprimiamo “molta preoccupazione sul futuro di questi lavoratori”. – Continua Stefano Murazzo.

“Anche la FISASCAT CISL nell’ultimo anno ha tenuto alto il livello di confronto con le aziende e con le associazioni di rappresentanza del settore per individuare soluzioni condivise, producendo, tra l’altro, protocolli per il contrasto alla diffusione del coronavirus. Gli avvisi sottoscritti con le controparti non hanno però portato la giusta attenzione sul settore da parte dei decisori politici”.

“Nella convinzione che i lavoratori debbano avere pari dignità e trattamento dalle Istituzioni, rispetto all’intero mondo del lavoro, e stata promossa una giornata di mobilitazione nazionale del comparto del gioco legale per il giorno 12 maggio”. – Conclude Stefano Murazzo