Oratino, quote rosa: il sindaco replica all’ex primo cittadino

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oratinoORATINO – “Rispettare le quote rosa in comuni piccoli non è semplice. È stata nostra volontà farlo nella composizione delle liste ma poi nella fase post elettorale è diventato complicato non certo per mancanza di sensibilità come vorrebbe far intendere l’ex sindaco con il suo attacco chiaramente politico”.

A parlare il sindaco di Oratino, Roberto De Socio, che replica all’ex primo cittadino Luca Fatica.

De Socio non usa mezzi termini nella sua risposta: “Chi mi conosce di persona sa quanto considero rilevante il rispetto della parità di genere. Questo pensiero è condiviso da tutti i componenti dell’attuale maggioranza. Probabilmente la poca sensibilità imputata da Fatica a me e all’attuale amministrazione gli sarà servita per distogliere l’attenzione dalla poca sensibilità con cui lo stesso ha gestito i soldi pubblici visto la situazione debitoria che ci ha lasciato tra l’altro palesata nell’ultimo consiglio comunale.

La composizione della Giunta comunale, come ho palesato anche all’avvocato Cennamo, è stata ufficializzata, con mio decreto, all’atto dell’insediamento del nuovo consiglio comunale di Oratino. Nella prima riunione dell’assise, con voto sia dei consiglieri di maggioranza che di quelli di minoranza, è stata eletta – all’unanimità dei presenti – presidente del consiglio comunale Loredana Latessa, unica donna eletta in consiglio per la maggioranza. La scelta, operata in sede politica, è stata quella di attribuire all’unica consigliera eletta per la maggioranza un incarico di responsabilità e prestigio, rappresentativo di tutta la comunità oratinese. Si fa presente che anche volendo nominare Loredana Latessa nella giunta comunale, non sarebbe stato possibile in quanto incompatibile per motivi di parentela con il sottoscritto.

Vale ricordare, premessa ed acclarata la vigente normativa in materia, che lo Statuto del Comune di Oratino non prevede la presenza obbligatoria in Giunta comunale di una rappresentante eletta di sesso femminile.

Poiché, inoltre, l’attuale maggioranza ha optato per la non attribuzione di incarichi ‘esterni’ rispetto ai consiglieri eletti, la scelta di nominare i soli due assessori di sesso maschile è risultata, e risulta al momento, obbligata. Pertanto, condividendo ampiamente i principi ispiratori delle norme sulle pari opportunità, si rappresenta, per le motivazioni innanzi evidenziate, che le decisioni assunte non sono frutto – ovviamente – di intenti discriminatori ma, nell’attuale momento storico del paese, esclusivamente obbligate”.