Perimetrazione Lucarino: il Sindaco Battista replica alle accuse mosse da Coalizione Civica e Forza Italia

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CAMPOBASSO – Il Sindaco Antonio Battista difende l’operato della sua amministrazione e risponde alle accuse mosse dalla Coalizione Civica e da Forza Italia: “Cultura delle regole rispetto alla cultura delle ‘non regole’: se in un primo tempo si accusava di immobilismo una struttura comunale ferma da tempo, adesso la si accusa di essersi messa in moto. Le regole sono necessarie e hanno bisogno di tempo per essere immaginate, scritte, realizzate”.

Aggiunge poi una serie di precisazioni con l’intento di sgombrare il campo da dubbi e strumentalizzazioni delle opposizioni “…su un settore, l’Urbanistica – materia delicatissima e controversa per sua natura – di cui le minoranze si servono per fare rumore”.

La questione riguarda l’aggiornamento della perimetrazione Lucarino. Si tratta di 12 aree, zone periferiche, (Coste di Oratino, Macchie, San Vito-Colle Longo, Sant’Antonio dei Lazzari-San Nicola delle Fratte, Sant’Antonio dei Lazzari-Colle delle Api, Colle delle Api-San Giovanni in Golfo, Colle dell’Orso, Colle dell’Orso 2, Limiti, Mascione-Polese, Tappino e Cese) per le quali il Consiglio Comunale ha approvato un nuovo regolamento che attiene alla consistenza dei volumi e delle superfici occupate dai fabbricati esistenti nelle cosiddette aree di recupero urbano.

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Regole che, a detta delle opposizioni avrebbero scontentato tutti “ma questa – sottolinea Battista – è la prova evidente che non sono stati fatti favoritismi e che abbiamo preferito seguire la strada unica del bene comune.
Si arriva addirittura a parlare di ‘modifiche arbitrarie’. Un’accusa gravissima che se corrispondesse a verità dovrebbe essere ‘inoltrata’ dai consiglieri di opposizione in sedi giudiziarie. Accusare di favorire una corsa all’affare, chi ha finalmente proposto e approvato regole per un attesissimo recupero urbano in tantissime zone della città che da decenni hanno visto stravolgere la loro naturale vocazione urbanistica, è operazione mediatica che viene riproposta ormai ciclicamente certo non a vantaggio della collettività. Si continua a far rumore parlando della realizzazione di palazzine di sei piani in zona agricola quando ciò non corrisponde a verità. Si parla di commissariamenti che nulla hanno a che vedere con la delibera del febbraio 2016 ma che riguardano inadempienze tecniche della struttura già individuate. Le opposizioni – aggiunge il primo cittadino – fanno rumore capovolgendo la filosofia del cosiddetto ‘lotto virtuale’ ideato come urbanistica partecipata riducendola ad un mero do ut des’ e fanno rumore pure parlando di soggettività in un campo in cui, su indicazione politica, hanno rigorosamente agito i tecnici competenti. In questo modo si tenta di confondere le intelligenze dei cittadini sovrapponendo impropriamente termini come immobili non condonati, rendite di posizione, recupero urbanistico edilizio, compravendita incontrollata. La verità è che questa amministrazione si sta muovendo cercando di realizzare ciò che richiede una grande fatica: non soltanto il recupero urbanistico ed edilizio, ma una vera e propria ricucitura culturale di regole condivise e di promozione del bene comune”.