MOLISE – C’è chi parla di desertificazione del Molise. Di cervelli che fuggono, ma si sa, le radici contano e per ogni cervello che se ne va, c’è un cuore che resta. E così alcuni molisani si sono ritrovati distanti dalla loro terra, ma uniti in un progetto che li ha visti unirsi e dar vita a qualcosa di spettacolare.
Quest’ultima parola non è usata a caso, ma è proprio ciò a cui Lara Carissimi di Castel di Sangro produttore esecutivo e scenografa, Andrea Ortis, regista e Virgilio, Mariacarmen Iafigliola di Campobasso cantante e attrice nei panni di Pia de Tolomei, Tiziana Lembo, di Campobasso per la comunicazione ed il digital marketing dello spettacolo, Angelo Cozzoni di Venafro social media management, Vincenzo Testa di Campobasso web management, Simone D’Angelo Film Maker e Costanzo D’Angelo Fotografo entrambi di Castelmauro, Lorena Di Pasquo di Bagnoli del Trigno costumista stanno lavorando. A riunire i talenti Molisani Lara Carissimi.
Il successo della Divina Commedia Musical dovrebbe e potrebbe rappresentare una prospettiva diversa per le aziende molisane, che troppo spesso lasciano partire quelle risorse che invece darebbero loro quello slancio per cogliere e vincere le nuove sfide. C’è ancora speranza per il Molise e l’unica cosa che non esiste è la voglia di lasciarlo.
L’OPERA MUSICAL
Prodotta dalla MIC, Musical International Company e con l’importante patrocinio della Società Dante Alighieri, dal suo debutto a ROMA La Divina Commedia Opera Musical arriva a Milano al Teatro Ciak dall’8 all’11 Marzo e dopo sarà al Teatroteam di Bari dal 16 al 18 Marzo. La Divina Commedia opera Musical, dopo il debutto del 2007 con oltre 450.000 spettatori ritorna in scena con un restyling profondo e coinvolgente, nel quale un team creativo innovativo ed un cast artistico di assoluto valore renderanno allo spettatore un Dante diverso, mai così raccontato.
Una ricerca meticolosa di elementi d’innovazione, in due ore e mezza di spettacolo, scenografie che prendono vita cambiando in pochi attimi e trascinando lo spettatore negli inferi disperati in un momento e nell’atmosfera aurea del Paradiso nell’attimo dopo; e in mezzo a questi, il viaggio di Dante, dove nulla cambia in un messaggio che ancora oggi, come nel 1300, parla allo stesso uomo divorato da vizi e passioni, ma sempre alla ricerca di quel senso della vita che Dante indica nell’amore, nell’accezione più pura.
“Questa” dice il regista Andrea Ortis “É la storia di un uomo ed è la storia di tutti gli uomini”
Mic (Musical International Company) presenta “La Divina Commedia” Opera Musical, portando in scena la più importante opera della letteratura italiana di tutti i tempi, conosciuta e studiata in tutto il mondo. Una vera ed enorme sfida produttiva ed artistica, riuscire a rendere vita teatrale al testo di Dante Alighieri, alla bellezza potente delle sue tre cantiche, alla straordinaria e prodigiosa fantasia del genio di Firenze. Raccogliere questa sfida a distanza del grande successo di pubblico avuto in occasione del debutto del 2007 ha il sapore della doppia prova, da una parte, quello di rendere ancor più spettacolare e fantastica l’esplorazione di Dante nei tre famosi mondi, dall’altro presentare al pubblico di ogni genere ed età, in due ore di spettacolo, il viaggio del poeta di Firenze nella sua interezza, dall’Inferno al Paradiso con un linguaggio moderno, diretto, dirompente e appassionante.
La Divina Commedia opera musical è composta dal maestro Marco Frisina, noto compositore italiano apprezzato in tutto il mondo, autore delle musiche di film quali La Bibbia, Abramo, Callas e Onassis, che in questo allestimento miscela molti stili musicali, accompagnando sapientemente l’incedere della narrazione in modo ricco, molteplice e poliedrico.
La regia è stata affidata ad Andrea Ortis, firma attenta ed eclettica di un restyling coraggioso e profondo che sviluppa una costruzione drammaturgica dall’animo multiforme. Dante è un uomo, vivo, appassionato, altre volte spento, affranto; uno scrittore la cui condizione di genio risiede nel proprio tormento, nella sua creativa inquietudine e che, nella narrazione scenica, si colora di una forza empatica notevole, diretta al pubblico, molto avvolgente, condotta con picchi e discese, accelerazioni repentine, slanci e, poi, volute brusche frenate e discese.