CAMPOBASSO – Stamane presso l’Aula Fermi della Biblioteca di Ateneo dell’Università degli Studi del Molise è stato lanciato il dibattito sul tema del “WilDebate. Coesistenze, frizioni bio-culturali e pastoralismo nelle aree protette”. Il progetto finanziato con il bando PRIN-MUR 2022 (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) – precedente alla analoga fase di implementazione, avviata dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR – assume un importante momento di riflessione critica sul campo, nonché operativa sulla gestione delle dinamiche della coesistenza tra aree domestiche ed aree selvatiche.
“Un evidente percezione cambiata sul tema delle frizioni nei sistemi bio-culturali in rapporto con le aree protette, in cui l’Unimol attraverso la multidisciplinarietà dipartimentale riceve, grazie anche all’ottima valutazione, un ruolo di guida dentro un sistema rigido come è il PRIN (Letizia Bindi Docente Antropologa Unimol e Coordinatrice del Progetto). Il dibattito relativo al “Wildbate coesistenze, frizioni bio-culturali e pastoralismo nelle aree protette” che si sviluppa nel quadro del progetto insieme alle Università degli Studi di Torino e l’Università Ca’Foscari di Venezia, riflette su un campo ricco di ambivalenze spesso all’origine di controversie tra diverse sensibilità che necessita una speciale analisi critica dei diversi posizionamenti. L’università del Molise si propone, con l’apporto dei dipartimenti SUSeF, Giuridico e Agricoltura, Ambienti e Alimenti, di affrontare con prospettive e sensibilità disciplinari diverse le molteplici implicazioni economiche e sociali di questo dibattito, proponendo uno spazio di confronto aperto per le realtà toccate dall’elemento della coesistenza, per ripensare in maniera sostenibile il dialogo tra aree protette e spazi di fruizione turistica, produzione agricola e pastorale.
Il progetto WILDEBATE intende prendere in forte considerazione e stimolare la partecipazione delle comunità locali in scelte condivise così come con le diverse associazioni di agricoltori e allevatori interessate al tema come elemento di inclusione e partecipazione democratica nel processo di decision building. Il campo di applicazione specifica della ricerca dell’Università degli Studi del Molise si concentra prevalentemente negli spazi geografici delle aree protette delle Regioni Molise e Abruzzo, quali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; la Riserva MAB Collemeluccio e Parco Regionale del Matese”.
Hanno preso parte ai lavori di avvio del kick off meeting: i coordinatori di unità di ricerca delle Università di Torino (Lia Zola) e Venezia (Roberta Raffaetà), il docente Unimol e vice-direttore del Centro di Ricerca Bio-Cult Angelo Belligiano, Luca Battaglini (UNITO), Nicoletta Miraglia (UNIMOL), Fabio Pilla (UNIMOL), Francesco Paolo Traisci (UNIMOL), Elena Papa (UNITO), Valentina Bonifacio (Ca’ Foscari), Daniela Cacia (UNITO), Aldo Di Brita (UNIMOL), Duccio Berzi (Esperto di aree protette e gestione e conservazione della Fauna Selvatica), Flavio Lorenzoni (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Ivo Povinelli (Federazione Trentina Pro Loco), Caterina Palombo (Ass. IntraMontes/Soc. coop. ETICAE-SiA), Gianfranco Spitilli (Progetto Tramontana Network), con i ricercatori UNITO e Ca’ Foscari Venezia Nicola Martellozzo e Nicola Imoli. Kickoff meeting: WILDEBATE COEXISTENCES, BIO-CULTURAL FRICTIONSAND PASTORALISM IN PROTECTED AREAS finanziato con il bando del Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso il PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) azione del 2022.
Attività: Lunedì 18 dicembre dalle ore 09.00 alle 18.00 Sala Fermi Biblioteca di Ateneo dell’UNIMOL