Alta Marea Festival 2023: premiazione dei cortometraggi vincitorI

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Nel pomeriggio workshop su cinema e fotografia con Michele D’Attanasio. Alle 23 il concerto di Gnut e Ilaria Graziano, a seguire music selection a cura di Caetano Paramarinha

TERMOLI – È il momento del gran finale per l’Alta Marea Festival, diretto dal regista Antonio De Gregorio, sabato 29 luglio a Termoli in Largo Tornola, ci sarà la cerimonia di premiazione dei vincitori del festival di cinema indipendente e arte, preceduta dalla proiezione degli ultimi sei cortometraggi in gara, a partire dalle 21.15 (l’ingresso alla serata è libero su prenotazione: https://qrco.de/bdhi7D). Dalle 23, il concerto di Gnut e Ilaria Graziano in Vico Tornola III.

I tredici cortometraggi in gara si contenderanno i premi di questa edizione 2023: miglior cortometraggio, miglior attore, miglior attrice, miglior regista, miglior fotografia e infine miglior poster. A valutarli la giuria composta da: Angela Curri, Lia Grieco, Giulio Manfredonia, Maria Rosaria Russo, Chiara Cavalieri, Laura Martinelli, Sara Mondello, Antonio De Gregorio e Francesco Fanuele. A questi si aggiunge anche il premio del pubblico.

Intanto, prima della cerimonia di premiazione, saranno proiettati i restanti sei corti in gara. Si parte con “Rutunn’” di Fabio Patrassi, un viaggio tra memoria e realtà nella vita di Michele, che torna nel suo paese d’origine, dopo anni e ormai anziano. Interverrà il protagonista, Giorgio Colangeli. A seguire “Gioja22” di Stefano De Felici, che porta tra lo skyline di Milano, dove un nuovo grattacielo svetta tra palazzoni specchiati e boschi verticali: qui un uomo, in solitudine, fa una scalata sfidando con coraggio i colossi di cemento e vetro della finanza mondiale. “Buon compleanno Noemi” di Angela Bevilacqua è invece un racconto di iniziazione, di una ragazza che per festeggiare i suoi 17 anni ha deciso di passare la mezzanotte con il suo ragazzo e di fare l’amore per la prima volta, ma la serata avrà dei risvolti inaspettati. Interverranno la regista e l’autore del poster Stefano Mattia. Segue “Work it class!” di Pol Diggler, vicenda con due ballerini, che cercano di deridere il pubblico della classe superiore cambiando la canzone della loro esibizione, durante una fantasiosa festa di Capodanno, e “Tria” di Giulia Grandinetti, una storia tragica ambientata in una Roma distopica, dove la legge non permette alle famiglie di immigrati di avere più di tre figli. Saranno presenti la regista e le attrici, Anastasia e Sofia Almo. Infine “Sciaraballa” di Mino Capuano, per il quale ci sarà presente il regista e i protagonisti, Franco e Domenico Pinelli: il corto riprende di Dario, in crisi e da poco in pensione, che decide di andare a trovare il figlio Mimmo, lavoratore fuori sede, con cui riuscirà a confrontarsi sulla loro comune paura del futuro.

L’ultima giornata di festival si aprirà alle 18.30, presso Casa Museo Stephanus in Piazza Duomo, con il workshop di fotografia cinematografica a cura di Michele D’Attanasio, due volte David di Donatello alla Miglior Fotografia, nel 2017 per il film “Veloce come il vento” di Matteo Rovere e nel 2022 per “Freaks Out” di Gabriele Mainetti (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria). La serata si concluderà, invece, con il concerto (ingresso gratuito) di Gnut e Ilaria Graziano, per il loro “Nun te ne fa’ Tour, dalle 23 presso Vico Tornola III. Chiude la serata a seguire, l’evento musicale a cura di Caetano Paramarinha con l’accompagnamento visual di Antonio De Gregorio in piazza Duomo.

Sempre alla Casa Museo Stephanus si potranno ammirare le opere prodotte in Molise durante una residenza d’artista organizzata dal festival dal titolo DOMA a cura di Lucija Marin, Manuela Pauk, Franciska Topolovec e Ivana Cavar. Ancora, tra le vie del borgo antico spazio sempre alla mostra fotografica diffusa di Antonio Ragni dal titolo “The bee is not afraid of me”, un’installazione fotografica che mostra il tentativo di riappacificazione tra l’autore e fotografo, molisano di nascita e milanese d’adozione, e la sua città. Infine, in Via San Pietro 41 (ingresso sempre gratuito) ci sarà “E Così Sia” di Ludovica Fantetti, opera che rappresenta due sagome umane, realizzate con tratti di inchiostro fluidi e gestuali: un intimo abbraccio che celebra il potere curativo e trasformativo dell’amore e della natura.