Bojano, guida in stato di ebrezza: una 40enne nei guai

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BOJANO – La serrata rete di controlli che i Carabinieri della Compagnia di Bojano mettono in atto da tempo, è stata intensificata per contrastare i reati predatori e soprattutto scoraggiare i malintenzionati, in particolare pendolari del crimine, a battere l’area matesina. Il bilancio a metà settimana è di due persone denunciate e di altrettante segnalate per la presenza sul territorio.

I militari dell’Aliquota Radiomobile hanno denunciato una donna, quarantenne residente, sorpresa in orario notturno alla guida della propria autovettura, in condizioni psicofisiche alterate. Inizialmente l’attenzione della pattuglia era stata attirata da una sorta di travisamento, infatti, incrociando il veicolo alle ore 03.45 circa, i militari notavano il conducente con il capo coperto da un cappuccio e tenuto conto dell’orario e delle condizioni meteo insistenti, decidevano immediatamente di procedere al controllo.

La donna alla guida da subito palesava un atteggiamento riottoso al controllo e pur asserendo di aver “bevuto” non era intenzionata a sottoporsi alla prova del palloncino, richiesta alla quale acconsentiva dopo essere stata resa edotta delle sue facoltà, rivelando un tasso alcolemico di g/l 1,77 e 1,74 nelle due prove previste. Immediato il ritiro del documento di guida ed il sequestro per confisca del veicolo, con il conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria cui dovrà rispondere anche dell’aggravante per aver commesso il reato in orario notturno.

I Carabinieri della Stazione di Cercemaggiore, invece, nel corso di un controllo pomeridiano, ritenuti tra i più proficui per sorvegliare gli estesi confini del territorio, si sono imbattuti in un giovane riminese, una “vecchia conoscenza”. Il giovane, infatti, un paio di anni fa si era reso protagonista di stalking in pregiudizio di una giovanissima del posto e l’attività investigativa all’epoca esperita aveva consentito al GIP del Tribunale di Campobasso l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento. Un successivo controllo sul territorio, aveva spinto i militari a chiedere anche la misura del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel comune, notificatagli nel mese di novembre 2020 e valido tre anni. Per la violazione è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria ai sensi della vigente normativa del Codice Antimafia, che prevede la pena dell’arresto da 1 a 6 mesi.

Sempre in tema di fogli di via, due pregiudicati provenienti da area campana, sono stati controllati nelle campagne di Bojano, a bordo di autovettura segnalata aggirarsi senza meta, asserendo essere in cerca di lavoro. Ricorrendone i presupposti, sul posto sono stati perquisiti unitamente al veicolo a loro in uso, non rinvenendo nulla di quanto ricercato (armi – strumenti atti ad offendere – sostanze di illecita detenzione), ma i loro nominativi sono stati segnalati alla Questura per l’emissione di un F.v.O. dal Comune di Bojano per anni tre, che a quanto pare mancava nella “collezione” personale, infatti nella medesima circostanza gli sono stati notificati analoghi provvedimenti emessi nel nord Italia.

Dal Comando di Via Croce ribadiscono l’importanza delle segnalazioni tempestive, come avvenuto qualche giorno fa in Trivento, ove il proprietario di una villetta poco distante dal centro, di ritorno da un viaggio, appena ricevuto l’alert dell’antifurto ha allertato Carabinieri e vicini. Il tempestivo intervento non ha evitato la forzatura della porta finestra, ma ha sicuramente scongiurato il furto, mettendo in fuga per le campagne i malviventi, il cui bottino poteva essere sicuramente ingente.