Da Avicor ad Axum: il rebranding voluto da Aldo Vicenzo rafforza il legame con Campobasso FC e apre una nuova era tra sport, identità e visione internazionale
CAMPOBASSO – Aldo Vicenzo rinnova il suo sostegno al Campobasso FC e lo fa con una visione ancora più chiara e ambiziosa: Avicor lascia il posto ad Axum, non per voltare pagina, ma per aprirne una nuova nello stesso libro.
Imprenditore originario di Sepino, partito dal Molise per costruire in Montréal uno dei gruppi più solidi nel settore dell’edilizia commerciale – la Avicor Construction Inc., – Aldo Vicenzo ha dimostrato fin dal primo giorno un legame profondo con la sua terra.
Quel legame oggi si rinnova e si rafforza, ma cambia pelle. Il passaggio da Avicor ad Axum rappresenta un’operazione di rebranding strategico, una scelta ponderata che nel marketing sportivo assume un significato preciso: riallineare il marchio ai nuovi obiettivi di comunicazione e posizionamento. Axum è più di un nome: è un simbolo evocativo di forza, identità e radici, un brand concepito per affermarsi in uno scenario sempre più internazionale, proprio come sta facendo il Campobasso FC.
In questo nuovo corso, Axum sarà presente in modo ancora più capillare: non solo proseguirà il naming rights dello stadio Molinari, ma firmerà anche altri spazi del rettangolo di gioco, consolidando una presenza fisica, visiva e simbolica al centro della scena. Non è solo una sponsorizzazione, è una dichiarazione di intenti. Perché la crescita del marchio Campobasso FC – oggi sotto i riflettori anche grazie alla produzione americana “Running with Wolves” – non riguarda soltanto il calcio: riguarda il territorio, l’economia, l’orgoglio e la storia di una regione che conta migliaia di migranti all’estero, pronti a riconoscersi in una squadra che parla la loro stessa lingua, fatta di coraggio, appartenenza e riscatto.
Aldo Vicenzo sa che il calcio, se fatto con serietà, può essere motore di sviluppo e coesione, ambasciatore credibile di un’identità collettiva: “Voglio che i giovani molisani, anche quelli che oggi vivono altrove, possano guardare a questa squadra come a un punto di riferimento, come a un pezzo concreto del loro futuro”.
E per questo la scelta di Axum non è un cambio di rotta, è un salto di qualità. Un’evoluzione pensata per durare, per parlare a nuovi pubblici, per unire passato, presente e futuro sotto un’unica bandiera: quella rossoblù. La scelta di Axum non è un cambio di rotta, è un salto di qualità. Un’evoluzione pensata per durare, per parlare a nuovi pubblici, per unire passato, presente e futuro sotto un’unica bandiera: quella rossoblù.