Covid-19, Gravina su assembramento del 30 aprile

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In merito al rito funebre del 30 aprile, cui parteciparono alcuni componenti della comunità Rom, Gravina ha escluso ogni responsabilità

CAMPOBASSO – Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, in un videomessaggio pubblicato sulla pagina uffciale Facebook, ha escluso ogni sua responsabilità in merito al rito funebre svoltosi lo scorso 30 aprile, al quale avevano partecipato diversi componenti della comunità Rom.

Gravina ha detto di aver messo in evidenza, dinanzi al Comitato provinciale dell’Ordine e della sicurezza, di fronte a Prefetto, Questore, Presidente della Regione e Presidente della Forza pubblica, aspetti di ordine pubblico e sanitario.

L’ordine pubblico spetta al prefetto, d’intesa con il Questore. L’assembramento che nulla ha a che vedere con il funerale e la tumulazione. Lui stesso e Sindaco tutta l’amministrazione comunale non potevano avere responsabilità semplicemente perché era stato lo stesso Questore a dire che in via Liguria avrebbero fatto loro le verifiche. Si era, pertanto limitato a garantire che fuori dal cimitero ci fosse il numero minimo di persone, come testimoniano le immagini.

Atteso che si tratta ordine pubblico, Gravina ha detto di aver chiesto un rafforzamento, importante per garantire l’incolumità della persone che abitano nei quartieri e anche della camunità stessa. Comunita che deve osservare la quarantena obbligatoria, semplicemente perché mette a rischio la salute pubblica. Il Sindaco ha detto chiaro e forte che se non sarà accolta la sua richiesta, si rivolgerà alle autorità superiori.

L’ordine di carattere sanitario é strettamente collegato a quello pubblico. Per questo Gravina ha detto di aver chiesto ad Asrem di attivare un screnning completo per tutti coloro che hanno avuti contatti con la comunità, non solo il 30, ma anche nei giorni precedenti e successivi, invitando lgi eventuali d auto-segnalarsi ad Asrem.

Gravina ha detto di aver fatto, rispetto alla vicenda del 30 aprile, tutto quello che quello che poteva perché non poteva sapere di cose che sono successe dopo l’informativa. Sostenere il contrario significa sostenere una cosa non vera.