Le accuse sono, a vario titolo, quelle di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I dettagli dell’operazione, che è stata chiamata ‘Friends’, sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa. Spesso usavano i loro bambini per nascondere la cocaina durante gli spostamenti tra Frosinone, Campobasso e Isernia: si tratta di due coppie di coniugi di etnia rom che hanno messo in piedi un’organizzazione criminale dalla quale si rifornivano centinaia di clienti.
I Carabinieri hanno operato non solo a Campobasso, ma anche a Isernia e Frosinone. Il luogo di rifornimento della cocaina era infatti il basso Lazio, dove vivono alcuni parenti stretti degli arrestati. I quattro arrestati, che hanno tra 37 e 55 anni, utilizzavano al telefono nomi in codice per indicare la droga da consegnare cioè “polli”, “birre” o “pacchetti di sigarette”, ma molto spesso anche il termine “amici”, da qui il nome in inglese dell’operazione “Friends”. I coniugi talvolta usavano i loro bambini per nascondere la droga durante gli spostamenti.
L’indagine è stata seguita dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, gli indagati a vario titolo di concorso. Il loro quartier generale era nella zona di San Giovanni, dove sarebbero stati documentati con le intercettazioni duemila episodi di spaccio.
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