Il 20% dei positivi ricoverato in ospedale per altre patologie: è il report dei medici internisti

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CAMPOBASSO – Il 20% dei positivi al coronavirus è ricoverato in ospedale per altre patologie: lo precisa il report della Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi), secondo cui “il numero dei ricoverati ‘con’ Covid e non ‘per’ Covid è in media pari a circa un 20% del totale dei pazienti positivi, pari a circa 4.000 dei quasi 20mila ricoverati Covid: il 57% degli ospedali ha difficoltà a isolare gli asintomatici e il 29% non ci riesce affatto, con rischio di contagiare i non Covid nel 50% dei casi”. Secondo i dati riportati dall’agenzia Adnkronos, nel 71% dei casi gli ospedali hanno fatto saltare o rinviato ricoveri e interventi programmati.

Molto chiaro anche l’identikit del ricoverato ‘con’ il Covid: il 60% è senza copertura vaccinale, mentre dall’inizio della pandemia i camici bianchi hanno preso in carico oltre il 70% dei pazienti. Dati che sembrano appoggiare la richiesta di rivedere i conteggi del bollettino e il sistema delle zone a colori. L’indagine è stata condotta all’inizio di questa settimana e ha coinvolto 14 Regioni, pari a oltre il 70% della popolazione italiana, tra cui Molise, Lombardia, Piemonte, Toscana, Calabria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Abruzzo e Campania.

In un periodo in cui gli ospedali sono sotto sforzo per la quarta ondata Covid, guidata dalla variante Omicron, il sondaggio lanciato dal Fadoi è eloquente: i nosocomi si vedono costretti a rivedere l’organizzazione per consentire l’isolamento dei pazienti asintomatici e non, con la conseguenza di perdere posti letto e allungare le liste d’attesa per altri ricoveri e interventi. “Il 64% degli ospedali è stato costretto a rinviare i ricoveri programmati in ‘misura rilevante’ – spiegano gli internisti – e il 7% li ha sospesi del tutto, mentre nessuna struttura dichiara di non aver dovuto operare qualche spostamento temporale. La percentuale sale all’86% per gli interventi chirurgici”.

Il ricoverato ‘per’ Covid, infine, nella maggior parte delle strutture (il 57%) prese in considerazione è “un paziente non vaccinato in oltre il 60% dei casi, di età compresa tra i 41 e i 60 anni nel 43% dei casi e tra i 61 e gli 80 nel 36% dei reparti; il quadro clinico si presenta di ‘media’ gravità nel 79% dei casi e ‘severo’ nel 7%”.