Luca Marianaccio tra i protagonisti a Reggio Emilia

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L’artista molisano con “404 Not Found” sarà presente alla mostra Ropes/Corde, VII° edizione di Giovane Fotografia Italiana

luca marianaccioREGGIO EMIALI – A Reggio Emilia dal 12 aprile, durante il Festival Fotografia Europea, prenderà il via la VII edizione di Giovane Fotografia Italiana, iniziativa dedicata ai giovani under 35, dal titolo Ropes/Corde. Tra i sette artisti esposti è presente anche il molisano Luca Marianaccio (Agnone, 1986), il cui lavoro, dall’evocativo titolo 404 Not Found, si affaccia su un futuro distopico pervaso da una tecnologia capace di alterare le relazioni interpersonali. È un racconto per immagini interessato a scenari che noi forse riteniamo negativi ma che nel futuro saranno la normalità: una metafisica dove l’uomo «non incontra altro che sé stesso» e, nell’incontrarsi, incomincia ad avere paura.

Luca Marianaccio è un artista che lavora principalmente con la fotografia. Ha esposto i suoi lavori in festival e gallerie, le sue opere sono state pubblicate su note riviste internazionali ed acquisite da collezioni pubbliche e private. Nel 2016 è tra i vincitori del XVIII Premio Aldo Nascimben. Il suo libro Spin-off, nel 2018 ottiene una menzione speciale al Premio Marco Bastianelli. Il suo lavoro, come quelli degli altri vincitori, sarà esposto nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia.

Ropes/Corde si sviluppa sul filo dell’ambiguità: e se i legami affettivi non fossero diversi dalle corde? Una corda può legare le cose che non vogliamo vadano perse, ma può anche allontanare chi volesse avvicinarsi. Qual è il discrimine tra legare a sé una persona amata per non perderla e imprigionarla contro la sua volontà? La fotografia si nutre della stessa ambiguità. Conserva i ricordi, li trasmette, mantiene vive le radici. Ma il passato può essere anche una prigione fatta di immagini fisse che cristallizzano le persone, i luoghi, le relazioni in una forma idealizzata e immutabile.

I vincitori (selezionati dalla giuria internazionale composta da Carine Dolek, Shoair Mavlian, Daniele De Luigi e Ilaria Campioli) provengono da tutta Italia, come già i 56 artisti esposti nelle edizioni precedenti della mostra. Oltre a Luca Marianaccio, Fabrizio Albertini, Silvia Bigi, Emanuele Camerini, Marta Giaccone, Iacopo Pasqui e Jacopo Valentini.

La mostra, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, è promossa dal Comune di Reggio Emilia e dall’associazione GAI – Giovani artisti italiani, in collaborazione con prestigiose realtà internazionali come FetArt – Circulation(s) Festival de la jeune photographie europeénne di Parigi, Photoworks – Brighton Photo Festival, Roca Umbert Fàbrica de les Arts – Festival Panoràmic di Granollers (Barcellona), oltre a Palazzo Magnani – Fotografia Europea. L’esposizione vede il contributo di Regione Emilia–Romagna e di Reire srl.