Molise protagonista a Vinalia 2025: biodiversità, cibo identitario e applausi a scena aperta

vinalia 2025

Alla 32ª edizione di Vinalia, il Molise incanta con biodiversità, cucina d’eccellenza e collaborazioni virtuose. Serata sold out al Castello di Guardia Sanframondi

L’evidenza è inconfutabile e segno di grande attenzione e partecipazione. L’evidenza di un successo mai scontato, rende onore a chi favorisce, fuori dai confini molisani, onore alla regione che spesso fa parlar di sé per negatività e condizioni di sudditanza. Il Molise è una regione dalle immense risorse ambientali connesse all’eccellente biodiversità, risorse umane e professionali da far invidia alle altre regioni italiane. Se messe a sistema, a favore di condizionanti collaborazioni dai fini lungimiranti negli aspetti legati alla forza dirompente della rete di sistema e alla divulgazione, non si può che tornare a casa con il fragore degli applausi dettati da apprezzamenti mai retorici o distintivi del finto perbenismo. Ciò è accaduto a Guardia Sanframondi, in occasione della 32^ edizione di Vinalia, manifestazione che celebra il vino e le sue mille sfaccettature.

Magia, musica, storia, cultura e buon cibo, oltre le sensazioni che contestualizzano location e forza di partecipazione. Vinalia offre il palco a professionisti al fine ampliare offerte e declamare l’idillico connubio tra la bevanda di Bacco e le prelibatezze dettate dal buon cibo identitario. Da anni i cugini campani guardano al Molise come raccordo necessario per arrivare a condividere progetti comuni atti alla salvaguardia di interi territori ricchi di biodiversità spesso correlata alla pratica della transumanza. Lo sguardo da tempo è correlato alla garanzia di eccellere in professionalità e alla qualità assoluta dei prodotti alimentari. Da ciò il rapporto collaborativo con la Rete dei CibiMolisani rappresentata mirabilmente dalla struttura molisana del Casale Rosa, agriturismo in agro di Vinchiaturo che dell’eccellenza ne fa, non solo brand, ma filosofia e pratica vitale per resistere allo spopolamento e alla desertificazione delle aree più marginali. Una serata, che ha visto il tutto esaurito nella splendida location della piazza d’armi del castello di Guardia, quella dedicata al Molise. Il tutto esaurito per la cena di gala che ha magnificato il cibo molisano, sapientemente preparato dagli chef Luca e Pasquale Felice che alla fine è stato tributo di un apprezzamento oltre ogni misura dettata da semplice comprensione.

“L’amor che move il sole e l’altre stelle” celebre verso della Divina Commedia di Dante Alighieri che magnifica la forza dirompente dell’universo e ogni aspetto dell’esistenza, il life motive della magica serata. Così il cibo è stato illuminato dalle stelle che hanno fatto da cornice alla sala all’aperto addobbata a festa per favorire il racconto a cura di Maurizio Varriano, Sebastiano Delfine e Nicola Prozzo, di una regione, il Molise, mai doma e sempre piena di assi da porre su tavoli di incontro per garantirsi spazi utili alla divulgazione, quella condivisa e mai autoreferenziale. Presente alla kermesse culinaria, accompagnata da vini campani sapientemente descritti nell’accompagno al cibo da Maria Grazia De Luca e Sandro Tacinelli, il sottosegretario della Giunta regionale del Molise Vincenzo Niro che, nell’apprezzare l’accoglienza e la sensibilità all’ascolto della platea, ha rimarcato la necessità di aprirsi a nuovi percorsi e soprattutto a nuovi gemellaggi culturali. – Non si perdano altre occasioni per guardare oltre i campanili e guidare lo sguardo verso orizzonti senza limiti di bellezza –