CAMPOBASSO – Nella graduatoria delle regioni più virtuose, quelle con una più bassa produzione di rifiuti pro-capite, il Molise con 375 kg si colloca al secondo posto in Italia dopo la Basilicata (357 kg) e prima della Calabria (402 kg). Sul fronte opposto, Toscana (590 kg), Valle d’Aosta (616 kg) ed Emilia Romagna (633 kg), registrano valori molto superiori alla media nazionale (494 kg). E’ quanto emerge dall’indagine ‘Economia circolare e consumi sostenibili’ realizzata dall’Eures, su dati Ispra, per conto dell’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc), Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Unione per la difesa dei consumatori (Udicon) e Unione nazionale consumatori (Unc) nell’ambito dell’attività finanziata dal Mimit.
Dall’analisi dei dati disgregati per area geografica – si legge nel report – emerge come la più alta produzione pro capite di rifiuti si rilevi nelle regioni del Centro Italia (532 kg), seguite da quelle del Nord (506 kg) e da quelle del Sud Italia (454 kg). Ampliando la prospettiva di analisi agli ultimi sei anni (2017-2022) si nota come in tutte le regioni il valore più basso si registri nel 2020, complice la pandemia, quando il valore pro capite dei rifiuti urbani prodotti è sceso a 488 kg, in conseguenza di un calo generalizzato dei consumi e degli spostamenti, ma anche dei flussi turistici, centrali nell’economia e nelle statistiche dell’Italia.